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Benessere

Un anti-stress naturale nel cervello

28/01/2014

Si nasconde nei meandri della nostra psiche la soluzione che manderebbe in pensione calmanti, ansiolitici ed erbe rilassanti. Da una collaborazione fra Usa e Italia salta fuori la “nocicettina”, un anti-stress naturale che si trova nel cervello, utile contro i disordini dell’ansia e altre condizioni patologiche legate allo stress. A scoprirlo i ricercatori del The Scripps Research Institute (Tsri), del National Institutes of Health americano, in collaborazione con l’Università di Camerino. Pubblicato sul Journal of Neuroscience, lo studio “dimostra l’abilità della nocicettina, molecola prodotta dallo stesso cervello – spiega Marisa Roberto, professore associato al Tsri e prima autrice dello studio – di prevenire e addirittura invertire alcuni degli effetti cellulari dello stress nei modelli animali”. I ricercatori hanno quindi analizzato il meccanismo con cui la nocicettina si comporta in associazione al suo recettore, Nop, e hanno scoperto che la produzione sia della molecola che del recettore era influenzata dallo stress. “Il prossimo passo – concludono i ricercatori – sarà quello di determinare come il sistema nocicettina/Nop funzioni nelle condizioni di stress cronico, che sospettiamo induca cambiamenti nell’amigdala che contribuiscono a scatenare disturbi da ansia”.

Il parere degli specialisti di Humanitas:

“Siamo ancora ad un annuncio molto preliminare di risultati su modelli sperimentali. La ricerca è comunque seria e promettente, ma molta strada dovrà essere fatta prima di trovare farmaci antagonisti in grado di ‘ripulire’ rapidamente il cervello con ricadute positive e prima di avviare la sperimentazione sui pazienti”.

Il parere della professoressa Michela Matteoli Direttrice del Programma di Neuroscienze di Humanitas e docente di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano.

“Questa scoperta dimostra che il sistema nocicettina/NOP può prevenire e normalizzare alcuni degli effetti cellulari dello stress acuto. Anche se la strada è ancora lunga, il ruolo della nocicettina come ansiolitico endogeno, apre la strada per far sì che questo sistema possa essere utilizzato come potenziale bersaglio farmacologico di terapie contro i disturbi d’ansia e altre condizioni legate allo stress. Studi futuri potranno anche aiutare a definire se e in che modo questo sistema a feedback possa comportare controindicazioni in caso di stress cronico”.

 

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