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Bellezza

Da donna a dea, la bellezza femminile nell’Antico Egitto

17/04/2007

Consorte del faraone, sacerdotessa, moglie, amante o schiava, comune padrona di casa fino al rango supremo di dea. La bellezza femminile nell’Antico Egitto è stata oggetto di una recente mostra di successo al Palazzo Reale di Milano promossa dal Centro Studi di Aboca Museum, in collaborazione con il Museo Egizio di Firenze e l’Università di Pisa e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

Un mondo, quello della bellezza femminile antica per antonomasia, che emerge da reperti archeologici e vive di profumi, essenze, creme, alcune dal composto particolarmente curioso, prodotti per la depilazione e tatuaggi.
Fondamentale l’attenzione dedicata dalle donne all’ombra delle piramidi al trucco degli occhi (il famoso sguardo “allungato”), l’uso di rossetti, ciprie e fondotinta e alla cura dei capelli per i quali gli egizi avevano attenzione particolare per proteggerli dal sole, dal vento e dalla sabbia.
La bellezza è però anche qualcosa che va oltre l’estetica, si confonde con l’arte e da una nuvola di profumi e fragranze di passa al mondo misterioso della magia, delle formule segrete, alla ricerca della bellezza immortale, che non svanisce e che trova nell’attenzione alla vita dopo la morte, il suo punto più alto nell’imbalsamazione e nella creazione dei sarcofagi, quasi un secondo corpo che nasce dalla perizia degli artisti.

I reperti hanno evocano colori e suoni e un mondo popolato da raffigurazioni di dee, usciabti, maschere funerarie e bronzetti; oggetti che si immaginano stretti tra le dita affusolate di una principessa: il pettine in legno, lo specchio in bronzo ornato di fiori di loto, i delicati unguentari di vetro colorato, le pinzette depilatorie, i contenitori dai colori sgargianti, i coni profumati da sistemare sopra l’acconciatura o la parrucca elaborata, vasetti e bastoncini per il kohl.
Una cura quasi maniacale quella del corpo, da conservare in prospettiva dell’eternità, aspetto della civiltà che è stata punto di riferimento del mondo antico e che vive tutt’ora; infatti preparati per la cura del corpo, secondo antiche ricette giunte fino a noi. Prodotti naturali all’olio di rosa, esfolianti all’alabastro, unguenti che utilizzano il papiro. Quasi un viaggio nel tempo per ritrovare il benessere e il sollievo cercato dalle donne di 4 mila anni fa.

A cura di Cristina Borzacchini

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