Bellezza

Quando le gambe vanno da sole

03/12/2001

NEW YORK – Tremolii, formicolii alle gambe e un desiderio irrefrenabile di alzarsi dalla sedia e muoversi per trovare sollievo. Quando non si tratta di una manifestazione episodica, ma molto frequente, si può essere in presenza della sindrome delle “gambe senza riposo”. Uno studio del Centro di Ricerca e Clinica del Sonno dell’Università di Stanford mette a fuoco il problema.

Sensazioni strane
Chi soffre di questa sindrome riferisce una serie di particolari sensazioni come tremolii e formicolii. Altri addirittura una sorta di scossa elettrica lungo tutta la gamba. Il risultato è sempre lo stesso: il sollievo si ha solo dopo essersi mossi. Gli studiosi americani hanno notato in particolare che i sintomi si manifestano in persone che stanno sedute o sdraiate per molto tempo. Ma questo disturbo si può presentare anche seduti davanti alla televisione, alla scrivania di lavoro, in macchina, viaggiando in aereo o in treno e persino a letto durante la notte. La conseguenza strema e più fastidiosa causata dalla sindrome delle “gambe senza riposo” può essere l’insonnia. E’ infatti, molto difficile cercare di addormentarsi in presenza di questa fastidiosa sensazione che obbliga a muoversi e camminare in continuazione. In alcuni casi, le gambe si muovono da sole anche nel sonno. Si possono verificare scatti improvvisi e movimenti di circa 25 – 40 secondi specialmente nella fase di sonno più profondo.

Chi colpisce
In alcuni casi questa sindrome si presenta anche nei bambini, specialmente se uno o entrambi i genitori ne sono affetti. E’comunque molto più comune negli anziani. Secondo i dati di uno studio americano, il 30% delle persone over 65 soffre di questo disturbo. Talvolta i sintomi scompaiono da soli, ma più spesso peggiorano con il tempo. Inoltre il 20-30% delle persone che soffrono della sindrome da gambe senza riposo, hanno provato le stesse sensazioni anche nelle braccia, e più raramente nel tronco e nel corpo.

Le cure
I neurologi lo considerano un disturbo senso-motorio, che coinvolge specialmente le aree sub-corticali del cervello, sebbene l’origine anatomica del disturbo sia ancora al centro di un dibattito. Probabilmente dipende dal sistema nervoso centrale e in particolare dall’azione di una sostanza chimica, la dopamina. Gli studi condotti dal Centro di Ricerca e Clinica del Sonno dell’Università di Stanford hanno dimostrato che i farmaci in grado di stimolare la dopamina danno un benefico sollievo a chi soffre. Possono essere utili anche alcuni sedativi e anticonvulsivi che devono essere prescritti dallo specialista.

Le cause
La carenza di ferro potrebbe essere alla base di questo disturbo. Gli studi dell’Università di Stanford hanno dimostrato che un anormale basso livello di ferro è presente nelle persone colpite, nelle quali può risultare anche una mancanza di magnesio.

5 consigli
La Fondazione Restless Legs Syndrome fornisce alcuni suggerimenti importanti come:
– seguire un programma di sonno regolare
– eseguire un’attività fisica moderata e quotidiana
– fare bagni molto caldi o freddi
– allenare la mente leggendo e studiando
– evitare la caffeina, l’alcol, gli antistaminici e gli antiemetici

A cura di Alfredo Berisso

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