Obesità infantile: qual è la situazione in italia?

Se immaginassimo di stilare una classifica delle nazioni europee in cui il problema dell’obesità infantile sia più presente, probabilmente penseremmo all’Italia tra gli ultimi posti. Questo perché la dieta mediterranea, di cui siamo tanto orgogliosi, pare essere più sana di molte delle diete tipiche europee, come ad esempio quella francese, inglese o nordica.

Eppure in Italia un bambino su 4 è clinicamente obeso.

Un dato allarmante che deriva da una serie di fattori dovuti ad abitudini alimentari sbagliate, ma non solo. Ne abbiamo parlato con il dottor Giuseppe Marinari, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica di Humanitas.

 

Obesità infantile: le cause

Un introito calorico eccessivo è la prima causa di sovrappeso nei bambini; sovrappeso che spesso si tramuta in obesità. Nei primi due anni di vita, un bambino che soffre di iperalimentazione vedrà non solo aumentare il suo peso, ma produrrà un numero maggiore di cellule adipose che, nel corso degli anni, sarà più difficile eliminare. In molti casi abbiamo a che fare con un’alimentazione scorretta, ricca di grassi e carboidrati e povera di vitamine, spesso accompagnata da uno stile di vita sedentario. 

La sedentarietà, infatti, è altrettanto pericolosa: l’ora di ginnastica fatta a scuola non è sufficiente, e spesso i bambini raggiungono la scuola in macchina o non fanno attività sportive nel tempo libero. Questo è un problema non solo in vista del peso, ma anche in vista della salute generale degli adulti che saranno: l’assenza di attività fisica infatti porta a un’errata proporzione tra tessuto muscolare (massa magra) e tessuto adiposo (massa grassa). Le ore di tv e i vari device tecnologici che sostituiscono sempre più un gioco all’aperto, non aiutano.

Infine, una menzione alle abitudini familiari e ambientali: l’obesità infantile è spesso connessa ad abitudini sbagliate in tutta la famiglia, con la grande probabilità di trovare uno o più parenti affetti dalla stessa patologia.

Il paradosso della dieta mediterranea

La dieta mediterranea è patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 2010. La piramide alimentare che prevede di mangiare ogni giorno verdure, frutta e cereali, limitando a poche porzioni cibi come latte e derivati, l’olio, carne, e infine i dolci, sembra essere stravolta proprio dai bambini dell’Europa meridionale, che esagerano con gli zuccheri, grassi e sale, snack confezionati e merendine: abitudini che, purtroppo, annullano gli effetti positivi della dieta mediterranea e aumentano il rischio dell’insorgenza di malattie croniche, come il diabete mellito. 

 

I Dati in Europa e in Italia

Nei Paesi europei l’obesità tra i bambini è un fenomeno purtroppo abbastanza esteso. Ad aprile 2019, durante il Congresso europeo sull’obesità a Glasgow, l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha presentato uno studio¹ che ha evidenziato che, in media, su 13,7 milioni di bambini di età compresa tra i 6 e i 9 anni di 21 Paesi europei, 400.000 bambini sono affetti da obesità grave.

In Italia, dati ISTAT alla mano, il 25,2% dei bambini e ragazzi è clinicamente obeso, il che significa che un bambino su quattro soffre di questa patologia. Un numero sconfortante, se si pensa che in Danimarca o in Irlanda, dove gli adulti sono percentualmente più obesi rispetto all’Italia, i livelli di obesità infantile si aggirano intorno al 7%.

Che fare? Sicuramente è necessario reintrodurre un patrimonio culturale ai propri figli e non sottovalutare il problema. 

 

Lo studio citato
  1. S. Karge, 2019. Spinelli A., Buoncristiano M., Kovacs V.A., Yngve A., Spiroski I,  Obreja G., · Starc G., Pérez N. Prevalence of Severe Obesity among Primary School Children in 21 European Countries. 
Dott. Giuseppe Marinari: