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Rambutan

12/03/2020

Rambutan

 

Che cos’è il rambutan?

Si tratta del frutto della Nephelim lappaceum, specie che appartiene alla famiglia delle Sapindaceae. La sua origine è collocata tra Indonesia e Malesia, ma oggi questa pianta è coltivata in tutte le zone dell’area tropicale che presentano un clima umido. A caratterizzarla sono proprio i tipici frutti, simili al litchi ma con spine più morbide e lunghe dalle quali deriva il nome (“rambout” significa infatti “capelli”).

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di rambutan apportano circa 68 calorie, di cui:

61,7 Calorie sotto forma di carboidrati

3,6 Calorie sotto forma di proteine

2,7 Calorie sotto forma di grassi

Nello specifico, 100 g di rambutan apportano:

16 g di carboidrati, fra cui:

13,2 g di zuccheri

2,8 g di fibre

0,9 g di proteine

0,3 g di grassi

E’ anche una fonte di:

fosforo

ferro

calcio in tracce

vitamina C

 

Quando non mangiarlo?

Può interagire con l’attività dell’enzima CYP3A4. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

 

Periodo reperibilità/stagionalità

E’ reperibile sul mercato per tutto l’anno.

 

Possibili benefici e controindicazioni

Ne vengono pubblicizzate la capacità di alleviare i sintomi della diarrea, di uccidere parassiti intestinali e di abbassare la febbre. Le ricerche sinora condotte sembrano accertare solo che si tratti di una buona fonte di antiossidanti di origine naturale; per quanto riguarda, invece, gli specifici benefici che deriverebbero dal suo consumo non sono state ancora raccolte prove scientifiche che li dimostrino con certezza.

Dal punto di vista nutrizionale, il suo potere antiossidante è giustificato dalla presenza di quantità significative di vitamina C, un micronutriente alleato dei tessuti connettivi (perché partecipa alla sintesi del collagene) e del sistema immunitario. Apporta inoltre ferro (fondamentale per la produzione dei globuli rossi) e fosforo (che unitamente alle piccole quantità di calcio presenti nel frutto potrebbe aiutare a proteggere la salute di denti ed ossa). Introdurlo nell’alimentazione contribuisce inoltre ad assumere il quantitativo di fibre alimentari raccomandato dagli esperti (per un individuo adulto in buone condizioni di salute tra i 25 e i 30 g al giorno).

Può scatenare reazioni allergiche.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi al consulto del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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