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Alimentazione

Paese che vai, colazione che trovi

11/11/2003

Quante volte viene trascurata, consumata di fretta, con la mente già rivolta al lavoro. Ci si limita ad un caffè al bar o ancora la si salta completamente perché non c’è tempo. Eppure la colazione è forse il pasto più importante della giornata, perché fornisce l’energia necessaria ad affrontare gli impegni quotidiani dopo una notte di digiuno.
Per questo motivo, oltre ad essere equilibrata da un punto di vista nutrizionale, dovrebbe rappresentare un’occasione piacevole, che contribuisca a darci il buon umore già di prima mattina.
Le “offerte” nell’ambito delle colazioni sono moltissime e variano in maniera sensibile a seconda del Paese in cui ci si trova. Non sempre queste colazioni “locali” sono sane seppur appetitose, ma molto spesso sono decisamente curiose e completamente diverse da quelle che sono le nostre abitudini.

“La maggior parte delle colazioni proposte nel mondo”, precisano i dietristi di Humanitas Gavazzeni di Bergamo, “apporta obiettivamente una quota calorica molto elevata. Alla mattina dovremmo infatti ingerire circa il 25% delle calorie quotidiane, percentuale che viene decisamente superata se ci si butta su formaggi, salumi e uova fritte, come accade spesso all’estero”.

D’altra parte l’abitudine ad una colazione molto abbondante era diffusa già presso gli antichi romani, che tra le 8 e le 9 del mattino consumavano niente meno che pane e formaggio, uova carne e frutta fresca.

Uno spuntino decisamente sostanzioso, ma che potrebbe persino apparire leggero in confronto a quello che abitualmente mangiano ogni mattina gli israeliani. “Anche se in questo Paese manca una cucina tradizionale, la colazione è invece tipica ed un vero e proprio pasto: frittata, insalata, pomodori e cetrioli tagliati a dadini a cui si possono aggiungere cipolla e carote, formaggi spalmabili o salati, pane, sottilette, yogurt, frutta, caffè. E per le buone forchette anche aringhe e tonno”.

Non da meno, anche se con cibi caratteristici della cultura orientale, è la colazione cinese. Ogni mattina si portano in tavola 2 piatti, il FAN a base di cereali (riso, ma anche orzo, granoturco) e il CAI, in pratica il companatico (a base di pesce, carne, verdure). Ai piatti principali si possono aggiungere cetrioli e cipolle in salsa di soia, intingoli piccanti, fritture accompagnate da un bicchiere di birra. “Mancano invece completamente i “nostri” caffè e latte”.

Spostandoci in Turchia, la mattina si trovano quasi esclusivamente cibi salati: pane e formaggio, uova sode, olive, pomodori, il tutto accompagnato dal tè. Pane, miele, marmellata e una crema di cioccolato vengono consumati solo raramente.

La colazione inglese e quella americana sono decisamente le più conosciute, ma anche tra le più ricche di grassi. I sudditi di Sua Maestà per il breakfast consumano tè, uova fritte con il bacon, rognoni alla griglia, aringhe, salsicce, tartine con burro e marmellata.
Negli USA, invece, la mattina tocca al caffè lungo (a volte al tè), al succo di arancia confezionato, al pane con burro, ai dolci e alle torte. Anche se molti preferiscono il salato: uova, formaggio, prosciutto cotto e pane.

Anche la colazione tedesca è molto ricca di grassi perché a base di uova, pancetta, brioche salate e wurstel.
Molto più simili alla nostra sono invece le colazioni dei francesi (a base di caffè e latte e brioche o pane scaldato) e degli spagnoli (con caffè, cioccolato e brioche).

Ma qual è il parere degli esperti sulle colazioni di tutto il mondo? “Le colazioni abbondanti, dall’israeliana, alla cinese, passando per l’inglese e l’americana, sono troppo caloriche e rischiano perciò di affaticare la digestione. Inoltre sono ricche di grassi saturi, dannosi per il cuore. Spesso, poi, dopo queste colazioni superenergetiche, gli stranieri saltano il pranzo, arrivando però affamati la sera e rischiando così di “abbuffarsi””.
La colazione migliore? Neanche a dirlo…quella italiana, di cui parleremo approfonditamente la prossima settimana.

A cura di Silvia Rosselli

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