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Benessere

Farmaci: prima o dopo i pasti?

12/03/2002

Come e quando assumere un farmaco, le interazioni da tenere sotto controllo: ecco i consigli della dott.ssa Maria Fazio, responsabile del servizio di Farmacia di Humanitas.

La posologia cioè il dosaggio e la modalità di somministrazione, dipende dal tipo di medicina. Alcuni farmaci vanno assunti prima dei pasti, altri durante, altri ancora a stomaco pieno. Per quanto riguarda i FANS, che sono gli antinfiammatori non steroidei, ad esempio, è sempre bene assumerli a stomaco pieno, perché sono tutti potenzialmente gastrolesivi, pertanto la presenza di cibo nello stomaco ne diminuisce l’effetto collaterale. Sempre nel caso dei FANS, la loro forma farmaceutica, cioè il fatto che siano, ad esempio, in compressa o in bustina, cambia i tempi di dissoluzione nello stomaco e di assorbimento. Tuttavia non modifica la loro potenziale tossicità per la mucosa gastrica. Quando il farmaco viene somministrato per altre vie, ad esempio quella sublinguale, cioè viene messo sotto la lingua e da li assorbito, il danno diminuisce perché il medicinale non si viene a trovare a contatto diretto con lo stomaco. Sebbene la via sublinguale sia una modalità di somministrazione impropria, non scritta sul bugiardino, si è visto che sciogliere la bustina sotto la lingua ne facilita l’assorbimento, fa passare prima il dolore ed è, in un certo senso, meno lesiva. Gli antiacido invece, (ad esempio il Maalox) vanno presi un paio d’ore dopo la fine del pasto, quando lo stomaco si è quasi svuotato ed è necessario proteggerne le pareti. È bene pertanto evitare di assumerli subito dopo pranzo, quando l’acido serve per degradare il cibo. Altri farmaci vanno assunti la mattina a digiuno, perché la presenza di cibo ne rallenta l’assorbimento. Per esempio il ferro, che è meglio se preso a digiuno perché viene assorbito meglio, anche se è mal tollerato dallo stomaco. Gli antibiotici, invece, vengono assunti solo in caso di infezione. È importante, per la loro efficacia, prenderli agli orari indicati affinché ne siano garantiti livelli costanti nei tessuti. Pertanto non si deve interrompere la terapia alla scomparsa dei sintomi, perché ciò non significa che l’infezione si sia risolta. L’antibiotico infatti non è un sintomatico, cioè un farmaco in grado di agire sui sintomi come per esempio gli antinfluenzali, ma cura la malattia.

Si può considerare la pillola anticoncezionale un farmaco?
E’ un farmaco a tutti gli effetti, tanto è vero che viene venduta solo dietro presentazione di ricetta medica. Può interagire con molti altri farmaci, alcuni dei quali ne annullano addirittura l’effetto: per esempio alcuni antibiotici antitubercolari ne diminuiscono l’efficacia .Essendo un farmaco non è esente da effetti collaterali. Sarebbe auspicabile, prima dell’assunzione, consultare il ginecologo e sottoporsi ai controlli da lui consigliati. Le ultime pillole in commercio hanno dosaggi ormonali molto bassi e sono, comunque, molto più sicure.

Farmaci: attenzione all’età
La sperimentazione di un farmaco, di solito viene fatta sugli adulti e poi, gradualmente, si cerca di estenderne l’uso ai bambini. Infatti, non essendo ancora ben sviluppati tutti i sistemi enzimatici dell’organismo, l’effetto dei farmaci può risultare potenziato. Esistono spesso formulazioni ad hoc per bambini: è comunque sempre meglio consultare un pediatra. Per gli anziani, invece, il problema è rappresentato dall’invecchiamento degli organi, fatto che rallenta il metabolismo. Anche in questo caso è necessario regolare le dosi. Per esempio, nelle persone avanti negli anni si può avere accumulo di alcune benzodiazepine, farmaci contro l’insonnia e l’irrequietezza, per ciò può accadere che nei primi due giorni di assunzione la medicina non abbia effetto e poi il paziente dorma per tre giorni di seguito. Per quanto riguarda la gravidanza, bisogna tener presente che qualsiasi farmaco arriva al feto e che alcuni possono avere effetto teratogeno, possono cioè provocare anomalie di varia gravità. Esistono comunque situazioni in cui la madre è costretta a seguire alcune terapie anche in gravidanza. Anche per il latte materno vale lo stesso discorso. Il controllo medico è quindi indispensabile anche in questi casi.

Che accorgimenti bisogna prendere quando si guida?
Sarebbe bene evitare di guidare o di dedicarsi a lavori che richiedano una particolare attenzione qualora si prendano medicine capaci di alterare lo stato di veglia o di attenzione. Come ultima considerazione, è buona norma tenere i medicinali lontani dalla portata dei bambini e conservarli in appositi armadietti in ambiente idoneo: non in bagno a causa dell’ambiente caldo-umido che spesso vi si crea; lo stesso discorso vale per i cosmetici.

A cura di Giorgia Diana

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