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Marco Ligabue: “l’importanza di donare”

20/06/2014

«Donare il sangue è un atto fisico. Sapere che una parte di te servirà per aiutare qualcun altro mi rende felice». Parola del cantate Marco Ligabue, fra i protagonisti del flash mob organizzato da AVIS in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue che ha coinvolto 15.000 volontari in 27 città d’Italia (per scoprire come donare: www.avismi.it – www.blog.avismi.it).

In che modo ti sei avvicinato ad AVIS?

«Essendo spesso a contatto con i ragazzi per via del mio lavoro ho sentito il bisogno di lanciare loro un messaggio forte sull’importanza della donazione del sangue. Non si tratta, infatti, di fare beneficenza raccogliendo fondi o partecipando a una campagna di comunicazione. Donare è un atto fisico e ogni volta che lo faccio mi emoziono».

In generale ti definisci un salutista?

«Mi piace vivere una vita in salute. Faccio sport, corro molto non solo nella mia Correggio ma ne approfitto anche durante i miei tour nei momenti di relax, fra un soundcheck e un altro. Mi aiuta a sudare e a smaltire gli orari strani che la vita da musicista mi impone. Correre mi rimette in pari col mio orologio biologico e mi fa star bene».  

Stai attento anche all’alimentazione?

«Cerco di tenerla controllata anche se non seguo diete o regole precise. Non devono mai mancare frutta, verdura e cibi naturali che ci da la nostra terra. L’unico vizio che mi concedo a tavola è qualche bicchiere di vino, ma con moderazione, da buon appassionato di enogastronomia».

A cura di Simona Camarda

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