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Morbillo, da gennaio casi in aumento del 230% rispetto al 2016

21/03/2017

Sul morbillo l’allarme era stato lanciato da tempo. Le coperture sono in continuo calo da anni e ora, nei pochi mesi dall’inizio dell’anno, è stato registrato un aumento di oltre il 230% dei casi. Da gennaio sono stati registrati più di 700 contagi mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano solo 220. A diffondere i dati è il ministero della Salute che punta il dito contro il “numero crescente di genitori che rifiutano la vaccinazione”.

Il numero di casi registrato dall’avvio del 2017 non è molto lontano dal numero totale di casi registrati in tutto il 2016: oltre 700 contro gli 844 casi dell’anno passato. La maggior parte dei casi segnalati quest’anno riguardano quattro regioni: Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana, e la fascia di età fra 15-39 anni interessata da oltre la metà dei contagi.

Coperture vaccinali lontano dalla soglia di sicurezza

La tendenza delle coperture vaccinali contro il morbillo è in diminuzione negli ultimi anni: si passa dal 90,35% del 2013 all’86,74% del 2014 all’85,29% del 2015 (coperture a 24 mesi). “Il morbillo continua a circolare nel nostro Paese a causa della presenza di sacche di popolazione suscettibile, non vaccinata o che non ha completato il ciclo vaccinale a 2 dosi”, spiega il ministero della Salute. La soglia di sicurezza è ancora lontana. Per evitare che il virus circoli è necessario raggiungere una copertura del 95%, quella che garantisce la cosiddetta “immunità di gregge” in cui chi è vaccinato protegge anche chi non lo è.

Ricordiamo che il morbillo è una malattia che può avere anche gravi complicanze: quelle più frequenti vanno dalle otiti alle polmoniti, mentre quella più grave è rappresentata dall’encefalite/encefalomielite, un’infiammazione a carico del cervello e del midollo spinale (l’incidenza è di circa 1 caso su 1.000).

(Per approfondire leggi qui: Morbillo, rischio di complicanze maggiore di quanto stimato)

Due dosi per il vaccino contro il morbillo

La vaccinazione contro il morbillo non rientra fra quelle obbligatorie ma fra quelle fortemente raccomandate. Il vaccino rientra nell’immunizzazione morbillo-parotite-rosolia, con la prima dose somministrata a 13-15 mesi e la seconda a 5-6 anni. In tanti però rifiutano la vaccinazione – fa notare il ministero – “nonostante le evidenze scientifiche consolidate e nonostante i provvedimenti di alcune regioni che tendono a migliorare le coperture, anche interagendo con le famiglie e i genitori”.

(Per approfondire leggi qui: Oms, le due Americhe sono libere dal morbillo)

“È ora indispensabile intervenire rapidamente con un impegno e una maggiore responsabilità a tutti i livelli, da parte di tutte le istituzioni e degli operatori sanitari, per rendere questa vaccinazione fruibile, aumentandone l’accettazione e la richiesta da parte della popolazione”, dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

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