Di tumore al polmone si può guarire. Purché la malattia venga individuata molto presto.
Per questo motivo la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori propone campagne di sensibilizzazione che invitano i cittadini “a rischio”, come fumatori ed ex fumatori, a sottoposi a controlli approfonditi.

E’ il caso del Progetto DANTE (Diagnostica Avanzata per lo screening delle Neoplasie polmonari con la TAC e la biologia molecolarE), il programma di ricerca dedicato alla diagnosi precoce dei tumori del polmone messo a punto dall’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Humanitas, diretta dal Prof. Gianluigi Ravasi. Uno screening che ha l’obiettivo di verificare se l’uso estensivo della TAC spirale (capace di individuare noduli molto piccoli che possono sfuggire alla radiologia tradizionale) e di markers molecolari sia in grado di ridurre la mortalità per tumori del polmone in pazienti asintomatici grazie ad una diagnosi precoce.

Il Progetto DANTE, coordinato dal dottor Maurizio Infante e finanziato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori con il sostegno della ASL Milano 2 – Melegnano, coinvolgerà in 5 anni 2.400 soggetti a rischio: grandi fumatori (almeno 20 sigarette al giorno per almeno 20 anni), di sesso maschile, di età compresa tra 60 e 74 anni.

“A meno di un anno dal lancio del Progetto – spiega il dott. Infante – abbiamo inserito nel programma 400 persone. La popolazione e la comunità medica, in particolare i medici di Medicina Generale che ci aiutano ad individuare i candidati ideali per lo screening, hanno reagito molto bene alla nostra iniziativa: in media, riusciamo a far entrare nel programma circa 10-15 persone alla settimana.
I primi risultati sono incoraggianti: abbiamo individuato alcuni casi di tumore al polmone in fase iniziale, e li abbiamo subito operati con interventi perfettamente riusciti”.
Entro pochi mesi aderiranno all’iniziativa le Cliniche Gavazzeni di Bergamo che offriranno le stesse opportunità ai residenti di quella zona

A cura di Monica Florianello