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Vero/Falso

“Con l’età è normale cambiare il modo di dormire”, vero o falso?

09/05/2017

Molte persone credono che invecchiando sia normale dormire di meno e, in generale, sia normale che con l’età cambino il modo e la qualità del dormire. Vero o falso? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Lara Fratticci, neurologa in Humanitas.

Vero. Invecchiando è normale che si riducano sia le ore di sonno sia cambi l’architettura del sonno stesso – spiega l’esperta. – Sono molte le cause che con il passare degli anni, rendono fisiologica, cioè normale, un’alterazione della qualità del sonno, che perde la sua capacità rigeneratrice a causa dell’accorciamento delle fasi REM. Tra le molte cause, però, anche una diminuita produzione di melatonina ormone che regola i ritmi sonno-veglia, la perdita di neuroni a livello dell’ipotalamo anteriore, ovvero la struttura cerebrale deputata alla regolazione dell’architettura del sonno e dei cicli sonno-veglia; inoltre, disturbi organici, quali problemi cardiaci, respiratori, gastroenterici, urologici (incontinenza urinaria), metabolici, cambiamenti ormonali come nella donna in menopausa, disturbi psichici, tra cui la depressione, per i quali i pazienti lamentano una continua irrequietezza durante le ore notturne e una sensazione di stanchezza e apatia durante il giorno. Se si accorciano le fasi REM, il sonno può essere percepito come insoddisfacente e poco ristoratore, può causare difficoltà ad addormentarsi ma anche numerosi risvegli notturni che frammentano il sonno rendendolo superficiale e spesso  provocando  anche un risveglio mattutino precoce, chiamato insonnia terminale. Il risveglio mattutino precoce è un fenomeno caratteristico delle insonnie su base depressiva endogena, mentre la sua presenza può essere incostante nelle forme nevrotiche o reattive. Nel momento in cui si ha la sensazione che stia cambiando il proprio modo di dormire, può aiutare seguire i consigli di igiene del sonno che possono aiutare a dormire meglio:

  1. evitare sonnellini prolungati nel pomeriggio
  2. seguire sani stili di vita
  3. mantenersi attivi durante la giornata
  4. evitare alcolici, caffeina e fumo nell’arco della giornata e nelle ore precedenti al sonno
  5. evitare di guardare la televisione in camera da letto
  6. esporsi con regolarità alla luce del sole per “ricaricare” il ritmo circadiano
  7. andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora anche nel weekend

Infine, se alle prime avvisaglie di insonnia potrebbe essere utile assumere un integratore come la melatonina, per cicli di due mesi, interrompendone l’assunzione gradualmente, quando invece il problema persiste, prima di assumere farmaci ipnoinducenti, cioè che inducono il sonno, è raccomandabile rivolgersi ad un esperto per la valutazione delle cause dell’insonnia.”

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