Se il mal di schiena è “hi-tech”

Schiena ko per due milioni di persone, “schiacciate” dal peso della tecnologia. Maxi borse con pc e tablet che arrivano a pesare 5 chili mettono a rischio la salute della schiena.

Gli esperti puntano il dito contro scarpe scomode e maxi-borse riempite di oggetti che consentono di essere sempre “on line”. iPad, netbook, smartphone, pc e alimentatori, infatti, portati con sé tutto il giorno, se associati a sedentarietà e posture scorrette, provocano mal di schiena. Ma a rischio sono anche i giovanissimi, schiavi della moda, che mettono a repentaglio i loro piedi con scarpe inadeguate e con pantaloni a vita bassa. E non sono più soltanto le donne ad essere alle prese con la lombalgia perché spesso indossano tutto il giorno scarpe con tacchi troppo alti o sfoggiano borse ricolme di oggetti. Ma è davvero così? Ne abbiamo parlato con Stefano Respizzi, Responsabile del Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale di Humanitas.

Dottor Respizzi, l’esigenza di essere sempre “on line” crea problemi alla schiena?
“Se essere sempre ‘on line’ significa portare con sé maxi-borse che arrivano a pesare persino 5 kg, ripiene di accessori hi-tech, allora la risposta è positiva. Innanzitutto, si deve distinguere tra computer portatili, che sono delle mini-tavolette, e trasportabili. Se la borsa è così pesante, significa che il computer è trasportabile, ma non portatile. Non si deve, infatti, superare i 2 kg massimo. E attenzione a tutti gli accessori, soprattutto gli alimentatori, che incidono notevolmente sul peso della borsa. Portare con sé ‘l’ufficio’ ogni giorno, insomma, pesa sulla schiena, perché sovraccarica e usura i dischi intervertebrali, che possono collassare causando lombalgia. Il danno è reversibile aumentando l’attività fisica, ma, soprattutto, riducendo l’utilizzo delle ‘maxi-borse hi-tech’ a casi eccezionali o per poco tempo al giorno”.

Anche gli uomini come le donne scelgono scarpe inadeguate perché schiavi della moda?
“Le donne sbagliano perché scelgono scarpe con tacchi vertiginosi o zeppe impensabili che, se proprio si vuole, devono essere utilizzate solo per poche ore al giorno o durante una serata. Gli uomini, d’altro canto, soprattutto se adolescenti, optano per scarpe ‘alla moda’ come le sneakers, che stringono il piede e non lo fanno respirare. E quando l’appoggio è scorretto o il piede ‘soffre’, tutto l’apparato scheletrico ne risente, schiena compresa. Si deve partire da un presupposto, i nostri piedi sono fatti per camminare nudi. Dato, però, che questo non è possibile per vari motivi culturali e funzionali, è necessario mettersi le scarpe. L’ideale sarebbero, quindi, calzature piatte come il ‘’andalo del frate’. Il materiale migliore con cui, poi, dovrebbero essere ricoperte è il cuoio, che fa traspirare il piede. Insomma, una scarpa in cuoio con la tomaia di pelle come il mocassino è la migliore. Se, però, si hanno problemi di appoggio valutati da uno specialista, si dovranno realizzare dei plantari personalizzati con l’impronta del piede”.

E per quanto riguarda la correlazione tra pantaloni a vita bassa e mal di schiena?
“Durante l’inverno possono effettivamente esserci degli ‘spifferi’ che, nonostante il giubbotto, provocano contratture muscolari, ma così come raffreddori o mal di pancia. Non è corretto affermare che il mal di schiena è causato dai pantaloni a vita bassa”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

 

Redazione Humanitas Salute: