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Cure e farmaci

Vaccino antitumorale, quello che combatte il Papilloma virus protegge anche dai tumori orofaringei

09/05/2019

Combatte già il Papilloma virus (HPV), una delle prime cause di tumore non solo dell’utero, ma pochi sanno che è efficace anche contro i tumori orofaringei, in particolare quelli che colpiscono le tonsille. Questo tipo di carcinoma colpisce soprattutto i pazienti giovani e la sua incidenza è incredibilmente aumentata. La buona notizia però è che le possibilità di guarigione sono sempre di più. Dei vaccini antitumorali e di come funziona questo sistema di prevenzione che è diventato ormai obbligatorio in Italia ne abbiamo parlato con il professor Giuseppe Spriano, Responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria in Humanitas.

 

Tumore alla tonsilla, quale legame con l’HPV?

Dal 2018 il vaccino contro il Papilloma virus è diventato obbligatorio in Italia come efficace sistema di prevenzione per gli adolescenti, sia maschi che femmine.

“È un tumore che colpisce statisticamente due volte in più gli uomini rispetto alle donne – ha infatti chiarito il Prof. Spriano – ma fortunatamente questi tumori causati dal virus hanno una possibilità doppia di guarigione. Il Papilloma virus è solitamente responsabile del tumore all’utero ma questo stesso virus è anche responsabile di gran parte dei tumori che riguardano l’orofaringe, in particolare le tonsille – ha continuato il professore -. Negli Stati Uniti, ad esempio, abbiamo oggi oltre l’80% dei tumori alla tonsilla causati da questo virus, in Italia siamo intorno al 40%. Questo significa che oltre alle cause più classiche e note come il fumo e l’alcol che determinano il 50% di questi tumori, anche l’HPV ha la sua incidenza”. Ma come si trasmette? “L’unica causa di trasmissione, per quanto riguarda tonsille e in generale la zona orofaringea, è il sesso orale – ha detto l’esperto -: il virus entra attraverso la bocca, la tonsilla ha per conformazione queste cripte e cavità in cui il virus penetra fino alle cellula generando prima un’infezione cronica e ad un certo punto può infettare le cellule a tal punto da inserire nel DNA di quelle cellule il proprio genoma virale, trasformando così le cellule in cellule cancerogene. Si sviluppa così il tumore”.

Cura e terapie robotiche

In casi di tumori localizzati basta quindi l’operazione chirurgica. Solo in pazienti in cui il tumore risulta più grosso e magari più diffuso sono necessarie anche la radioterapia o la chemioterapia. In otorinolaringoiatria molti passi avanti sono stati fatti dalla chirurgia: “Il braccio robotico viene inserito attraverso la bocca e si muove attraverso i comandi e le braccia del chirurgo che agisce su una consolle”, ha raccontato il professore. “Si tratta di tecnologie molto sofisticate in cui il movimento delle mani del chirurgo viene replicato dal robot”.

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