Cuore e sistema cardiovascolare

Insufficienza mitralica: quali sono i sintomi?

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La valvola mitrale regola il passaggio di sangue dall’atrio al ventricolo del cuore. I problemi a suo carico possono manifestarsi in due modi: la valvola non si chiude completamente, causando un’insufficienza (la forma più comune di malattia mitralica) oppure non si apre a sufficienza, condizione chiamata stenosi.

Che cos’è l’insufficienza mitralica e quali sono i sintomi? Ne parliamo con il dottor Elvis Brscic, responsabile della Cardiologia di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Quali sono le cause dei difetti della valvola mitrale?

Le cause dei difetti della valvola mitrale possono essere di natura degenerativa o acquisita. 

  • Nel caso degenerativo, si tratta spesso di un difetto congenito, come l’insufficienza da prolasso mitralico. 
  • Nei casi acquisiti, il malfunzionamento è generalmente legato a condizioni patologiche che determinano dilatazione della camera atriale cardiaca (come ad esempio accade nella Fibrillazione Atriale, un’aritmia molto comune), della camera ventricolare cardiaca (come può accadere nella cardiomiopatie) o di entrambe le camere. 

La cardiopatia ischemica con esiti di infarto può essere una causa di insufficienza mitralica da disfunzione della camera ventricolare.

Quali sono i sintomi dell’insufficienza mitralica?

Il sintomo più comune dell’insufficienza mitralica è la dispnea, ossia la mancanza di fiato, che peggiora progressivamente con l’aggravarsi della condizione. Questo sintomo è causato dal sovraccarico di volume che l’insufficienza mitralica impone al cuore, determinando un’elevazione della pressione cardiaca e nei polmoni, che porta alla difficoltà respiratoria. A ciò si possono aggiungere aritmie, e nei casi più severi, il rischio di scompenso cardiaco.

Come trattare l’insufficienza mitralica?

Dopo una prima valutazione clinica, durante la quale si può rilevare un soffio cardiaco tramite auscultazione, l’esame più indicato per determinare la gravità e la causa dell’insufficienza mitralica è l’ecocardiografia, che può essere eseguita sia in modalità transtoracica che transesofagea.

Oggi esistono numerose opzioni terapeutiche avanzate, tra cui la chirurgia, che rimane il trattamento principale, sia nelle forme tradizionali che mini-invasive, spesso avvalendosi della cardiochirurgia robotica. Nei casi in cui l’intervento chirurgico sia ad alto rischio, ad esempio per pazienti anziani o con altre patologie, e nelle forme funzionali può essere considerata l’opzione di correzione per via non chirurgica mediante l’impianto di Mitraclip. Questo dispositivo, simile a una piccola pinza, viene applicato ai lembi della valvola mitrale e permette di ridurre significativamente l’insufficienza mitralica con beneficio clinico e funzionale per il paziente, senza la necessità di ricorrere a un intervento chirurgico.