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Cuore e sistema cardiovascolare

“Fiato corto, potrebbe dipendere dal cuore”, vero o falso?

22/02/2018

Alcune persone credono che avere il fiato corto nel fare una rampa di scale o una camminata, possa essere dovuto al cuore e non alla mancanza di “fiato”. Vero o falso?  Risponde il dottor Maurizio Gasparini, Responsabile dell’Unità Operativa di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione di Humanitas.

 

Vero. Fiato corto e maggiore stanchezza che compaiono quando si compiono attività anche di breve durata come salire le scale o camminare – spiega l’esperto -, sono alcuni dei sintomi con cui possono manifestarsi le forme più subdole di fibrillazione atriale silente. In queste forme, i pazienti spesso non riferiscono i sintomi tipici della fibrillazione atriale quali una sensazione di battito aritmico, di tuffo al cuore, di sfarfallio al petto oppure di cuore in gola, ma potrebbero invece avvertire una sensazione di stordimento e vertigine, soprattutto se la frequenza cardiaca è elevata. Quando, soprattutto nelle persone anziane, insorgono questi sintomi, incluso il più generico “fiato corto”, è importante non sottovalutarli e rivolgersi al medico. Infatti, la diagnosi tempestiva di aritmia, dovuta a un disturbo del sistema elettrico che fa battere il cuore in modo più rapido e irregolare, aiuta a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come ictus cerebrale, TIA (attacco ischemico transitorio), ma anche patologie cardiache secondarie e scompenso cardiaco.

 

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