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Allergie e asma

Angioedema: non sempre la pelle si gonfia per colpa dell’allergia

29/03/2019

L’angioedema è caratterizzato dalla presenza di gonfiore di aree di tessuto sottocutaneo che può colpire il volto e la gola. Si presenta molto spesso in associazione all’orticaria e in questo caso, l’area cutanea gonfia, si arrossa ed inizia a prudere. Questa forma di orticaria/angioedema può essere sostenuta da una causa di natura allergica quando è causata dall’assunzione di un alimento o un farmaco, oppure da punture d’insetto, ma anche per una causa di natura non allergica. È il caso delle forme ricorrenti o persistenti di orticaria cronica spontanea.

Ne parliamo con la dottoressa Donatella Lamacchia, specialista in Allergologia e Immunologia clinica, svolge la sua attività presso Humanitas Medical Care Arese, Milano Domodossola, Fiordaliso e Lainate.

 

Gonfiore: cosa fare se si manifesta

Il gonfiore è un sintomo frequentemente attribuito a reazione allergica di varia natura: di solito è localizzato al di sotto di pelle e mucose. Più spesso coinvolge il volto (labbra, palpebre, lingua ecc.), ma può interessare altri distretti del corpo ad esempio mani e piedi o i genitali.

Esistono però anche delle forme in cui il gonfiore non prude e non è accompagnato da rossore della cute interessata. Il sintomo, che di per sé di solito si risolve da solo nel giro di qualche ora o al massimo qualche giorno, e che spesso risponde rapidamente a terapia con antistaminici o cortisone, deve accendere un campanello d’allarme per il paziente quando coinvolge il cavo orale (lingua, palato molle, gola) perché può rappresentare un ostacolo meccanico alla respirazione. In tali casi, indipendentemente dalla causa scatenante, è sempre consigliato recarsi con urgenza al Pronto Soccorso più vicino.

Fondamentale è che il paziente tenga un diario dei sintomi che includa circostanze di insorgenza, risoluzione e tutti i possibili fattori associati all’episodio per facilitare il percorso diagnostico. Il ripetersi di episodi di gonfiore richiede un’attenta valutazione allergologica nella quale lo specialista prenderà in esame tutte le possibili cause di questa sintomatologia, comprese alcune condizioni molto rare, ereditarie o acquisite, in cui questo sintomo si manifesta per carenza di proteine specifiche.

Non è da sottovalutare che tale manifestazione possa, in alcuni casi, presentarsi come effetto collaterale (e non reazione allergica) di specifiche categorie di farmaci talora utilizzati dal paziente da mesi oppure anni per il trattamento di altre patologie e la cui assunzione deve essere accuratamente indagata nel corso della valutazione specialistica.

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