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Agopuntura: a cosa serve?

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L’agopuntura è una tecnica antichissima, che si porta alle spalle più di 2000 anni di storia. Molte persone si sottopongono all’agopuntura, molte altre restano dubbiose, convinte che gli eventuali effetti curativi dipendano più dalla suggestione.

Viene da domandarsi se l’agopuntura funzioni: ne abbiamo parlato con la dottoressa Simonetta Pagella, del centro Humanitas Medical Care di Arese.

Chi pratica l’agopuntura?

«L’agopuntura è un atto medico. La legge italiana è molto tutelante nei confronti del paziente. Per questo motivo, a oggi, in Italia, è esclusiva competenza e responsabilità professionale dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri. Raggiungere la preparazione necessaria alla figura professionale del Medico Agopuntore richiede un lungo percorso di studio e pratica clinica, simile al conseguimento di una Specializzazione medica occidentale.

È infatti necessario completare il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, essere abilitati alla professione di Medico Chirurgo e conseguire un Master universitario o Diploma di alta formazione in Agopuntura e Medicina Cinese della durata di 3 anni. Per verificare se il medico agopuntore abbia effettivamente svolto gli studi appropriati, potete contattare la F.I.S.A., la Federazione Italiana delle Società di Agopuntura. Per la legge italiana, chiunque pratichi l’agopuntura senza i suddetti requisiti commette un atto punibile penalmente (sentenza della Corte di Cassazione, 1982)», spiega la dottoressa Pagella.

Agopuntura: cosa cura?

«L’agopuntore lavora direttamente su punti di circolazione energetica attraverso l’inserzione degli aghi», continua la dottoressa. «Il tipo di equilibrio che va a ristabilire è psicofisico ed energetico insieme. Prima di inserire gli aghi monouso, l’agopuntore deve fare una diagnosi tanto scrupolosa quanto aperta a possibilità che si affacciano durante il trattamento. L’agopuntore ristabilisce il regolare passaggio del qi, l’energia vitale, il flusso energetico vitale che percorre organi, visceri e organi di senso attraverso i meridiani

Il protocollo varia a seconda della patologia e si riscontrano ottimi risultati per i disturbi che riguardano l’apparato motorio e osteoarticolare (cervicalgie, lombalgie, tendiniti, mal di schiena), disfunzioni in ambito ostetrico-ginecologico (disturbi mestruali, infertilità), allergie cutanee e respiratorie, patologie a carico del sistema nervoso (cefalea, ansia, insonnia, depressione), disturbi dell’apparato digerente (gastrite, colite, disturbo alimentare). Non sono rari i medici allopatici che si stanno aprendo a un approccio di medicina integrata vera e propria, avendo toccato con mani le evidenze scientifiche ed empiriche delle cure della medicina tradizionale cinese

L’agopuntura è efficace, con il counselling psicologico, nell’interrompere la dipendenza da nicotina e ha contribuito a trasformare molti attivi fumatori in non-fumatori. Il trattamento si basa sull’analisi completa dei sintomi di astinenza e mira a bilanciare le energie del corpo per migliorare la salute.

Il trattamento con agopuntura si focalizza sul craving, i tremori, irritabilità e irrequietezza, miglioramento del sonno del tono dell’umore e dei ritmi intestinali. Questi sono i sintomi che vengono normalmente accusati dopo la sospensione. Inoltre, nello specifico, è possibile associare a un trattamento sistemico l’auricoloterapia con aghi e punti dedicati individuati sull’orecchio».

Come si svolge una seduta di agopuntura?

«Il medico individua sul corpo del paziente i punti che, combinati tra loro, costituiscono la formula terapeutica prescelta, la cosiddetta ricetta terapeutica. Per la terapia, vengono usati aghi monouso sterili con la punta in acciaio e la parte posteriore in rame o argento. L’ago è molto sottile viene e inserito con una manovra rapida e per lo più indolore negli strati superficiali della pelle: il paziente potrebbe percepire un lieve formicolio, un senso di pesantezza o la sensazione di una piccola scossa elettrica. A questo punto gli aghi vengono lasciati inseriti per circa 25-30 minuti. Alcuni risultati sono immediatamente percepibili: l’effetto rilassante (sonnolenza, lieve torpore) e l’azione antidolorifica; altri benefici possono essere avvertiti a distanza di tempo e saranno valutati dal medico il quale chiede al paziente di annotare, settimanalmente, cambiamenti del suo stato di salute».

Quante sedute sono necessarie?

«Il numero di sedute varia a seconda del tipo e della gravità della malattia. Un ciclo di agopuntura in genere è composto da 6-10 sedute, due alla settimana nella fase più acuta, una in quelle precedenti. I cicli terapeutici possono essere eseguiti più volte l’anno, mentre nelle allergie stagionali sono consigliati cicli ripetuti di 5-6 trattamenti a scopo preventivo. Nelle patologie croniche è possibile ricorrere a una terapia di mantenimento con sedute mensili o a brevi cicli di trattamento una o due volte all’anno alla ricomparsa dei sintomi», conclude la dottoressa.