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Rimedi della nonna: quali funzionano e quali no

23/06/2020

Succede spesso di ricevere, durante una conversazione, consigli su come arrangiarsi con soluzioni fatte in casa quando si hanno problemi di salute: sono i cosiddetti rimedi della nonna.

Non tutti questi rimedi, però, funzionano. Alcune volte si tratta di semplici dicerie e, per quanto possano essere radicate nel tempo o nella tradizione, non hanno alcun riscontro scientifico. Per questo motivo è importante saper distinguere quali rimedi della nonna funzionano e quali no.

Ne parliamo con il dottor Riccardo Caccialanza, consulente dietologo in Humanitas.

 

Il succo di mirtillo aiuta a evitare la cistite

Vero. Il mirtillo, alimento ricco di proantocianidine, impedisce che i batteri intestinali responsabili della cistite attacchino la vescica. È in grado di aiutare a non contrarre il problema più di una volta su tre.

La cistite è infatti un’infezione delle basse vie urinarie, che dipende da un’infezione di escherichia coli, batterio presente nel nostro organismo, causata da alterata flora intestinale, e colpisce un gran numero di persone, maschi e femmine. I polifenoli, contenuti in gran quantità nei mirtilli, hanno una forte funzione antibatterica

 

L’aceto bianco e l’aceto di mele aiutano a curare le verruche

Vero e falso. Entrambe queste sostanze hanno un pH acido in grado di creare un ambiente sfavorevole per la riproduzione dei batteri e quindi per la crescita dell’infezione. Pur avendo, quindi, una funzione disinfettante, e potendo tecnicamente impedire di far avanzare l’infezione, l’aceto bianco e l’aceto di mele non la curano, perché non hanno un’azione diretta sulla verruca. Ciò significa che il rimedio non funziona, se non da supporto.

 

Le carote fanno bene agli occhi

Vero. Le carote contengono carotenoidi, che sono provitamine, ovvero il materiale che il nostro organismo usa per produrre la vitamina A.

La vitamina A, che viene detta anche retinolo proprio per l’azione che essa ha sulla vista, combinata con una parte proteica crea la rodopsina, una particolare molecola in grado di catturare i raggi luminosi, e generare quindi quel fenomeno di trasmissione nervosa che noi chiamiamo vista.

Una carenza di vitamina A, infatti, può indebolire gli occhi, provocare cecità notturne e comportare una maggiore predisposizione dei tessuti alle infezioni.

 

Il brodo di pollo aiuta a contrastare l’influenza

Falso. È vero che la concentrazione elevata di acidi grassi conferisce al brodo di pollo delle proprietà antinfiammatorie e antipiretiche, ovvero aiuta ad abbassare la febbre.

Tuttavia, pur agendo sul sintomo, il brodo di pollo non garantisce assolutamente la guarigione. Quello che possiamo affermare, è che al massimo il brodo di pollo può essere un buon calmante.

 

L’olio di oliva ha azione emolliente sulle mani

La componente in grassi dell’olio di oliva è molto simile al sebo prodotto dall’uomo: questa sua caratteristica lo rende un ottimo prodotto per la cura della pelle, in particolare delle mani.

Preparare un impacco con olio di oliva e limone permette di proteggere le mani e renderle più morbide, specialmente durante il periodo invernale. Immergere le unghie nell’olio, poi, è un’ottima soluzione per rinforzarle.

 

Infusi e borsa d’acqua calda contro i dolori mestruali

Anche sulle mestruazioni se ne dicono tante. Uno dei rimedi casalinghi più famosi è il bere infusi e tisane per alleviare il dolore, insieme all’utilizzo della classica borsa d’acqua calda. Queste due soluzioni sono certamente utili, in quanto il calore della tisana e della boule blocca i recettori del dolore, che smettono di inviare impulsi al cervello. L’effetto, tuttavia, è decisamente blando e temporaneo: dopo meno di un’ora, scompare.

 

Meglio l’aria aperta dei cerotti per far cicatrizzare le ferite

Anche in questo caso, non c’è una risposta univoca, in quanto l’utilizzo o meno del cerotto dipende dal tipo di ferita. Se questa è in fase di cicatrizzazione, andrebbe lasciata all’aria aperta in quanto, riducendo la quantità di ossigeno che vi circola sopra, potrebbe diventare ricettacolo di quei batteri che sopravvivono, appunto, in carenza di ossigeno. Viceversa, se la ferita rilascia pus o liquidi, molto probabilmente si ha un’infezione in corso. Per evitare che si propaghi, è bene utilizzare i cerotti appositi. 

 

 

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