Più frequente di quanto si pensi, l’obesità infantile e nell’adolescenza è quasi triplicata negli ultimi 20 anni in Italia – spiega il dottor Bernardo Marzano, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica di Humanitas Gavazzeni Bergamo. – Le conseguenze sulla salute anche da adulti fanno dell’obesità una patologia da trattare sempre, meglio se in condizioni di obesità lieve o di primo grado, perché prima si affronta il problema meglio è perché si evitano fattori, come l’insorgenza di malattie collegate, che complicano la cura. I genitori quindi dovrebbero prestare attenzione allo stile di vita dei propri figli fin dalla prima infanzia e poi in età scolare, perché è in queste fasi che si generano le cattive abitudini di vita che nel lungo periodo andranno a determinare l’accumulo di peso. Piccole e semplici regole che hanno però una grossa importanza perché contribuiscono a indirizzare i nostri figli e noi stessi verso abitudini più salutari. Pertanto, è raccomandabile che i genitori stimolino i propri figli a:
- evitare l’uso esagerato dei dispositivi elettronici quali computer o cellulare
- privilegiare lo sport e l’esercizio fisico
- evitare merendine confezionate e bibite dolci
- privilegiare acqua e merende a base di frutta fresca e crackers o grissini, magari integrali
- evitare alimenti troppo calorici o ricchi di grassi saturi
- privilegiare la dieta mediterranea con abbondanti alimenti di origine vegetale come verdura, ortaggi, pane, cereali (possibilmente integrali), legumi, patate, olio di oliva come principale fonte di grassi
- assumere modeste quantità di latticini, pesce, pollame, uova, carni rosse