Nel corso della giornata il corpo assume diverse posture: in piedi, da seduti, a letto. Spesso, però, soprattutto per chi passa molte ore dietro alla scrivania o davanti allo schermo di un computer c’è il rischio che la postura tenuta non sia quella corretta. Quali sono i segnali che il fisico lancia e che dovrebbero far pensare a correggere la postura? «Sono vari e non sempre il dolore è l’unico campanello d’allarme», ricorda la dottoressa Lara Castagnetti, osteopata e specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa di Humanitas.
Collo
La colonna vertebrale vista di profilo presenta una serie di curvature che la rendono simile a una doppia S. Quando queste sono esasperate o completamente abolite, allora la postura che si sta assumendo non è quella corretta. Ad esempio un individuo potrà portare il capo in avanti accentuando la curvatura della zona cervicale: quali saranno le spie di questa postura scorretta? «Sicuramente il dolore e la tensione muscolare, ma non solo», dice la dottoressa Castagnetti. «La cefalea, con il mal di testa avvertito di frequente e in particolare nella zona occipitale, ovvero nella parte posteriore del capo, è un altro campanello d’allarme».
«Non è inusuale, inoltre, che chi tiene a lungo questa postura si passi una mano sul collo e si tolga gli occhiali per la stanchezza», continua la specialista. Anche alzarsi e camminare potrebbero rivelare una postura scorretta, con la testa protesa in avanti e un atteggiamento cifotico, con le spalle curve: «Per esempio si potrà avvertire un senso di vertigini quando ci si abbassa per raccogliere qualcosa da terra e poi ci si rialza oppure si potrà avere la sensazione di camminare su una superficie instabile».
… e schiena
Un’altra postura viziata è quella in cui i glutei vengono fatti “scivolare” sul sedile della sedia o quando ci si siede sul margine dello stesso: «In questi casi viene a mancare il supporto lombare pertanto si è soggetti a sovraccarico nella zona bassa della schiena e si possono avvertire dolori. Anche la tendenza a “stiracchiarsi” di frequente è indicativa di una tensione muscolare, così come il formicolio che si può avvertire a gambe o braccia».
Il dolore dorsale potrà essere asimmetrico o simmetrico: «Nel primo caso, ad esempio, si potrà avvertire più dolore a un trapezio e meno all’altro. In questo caso il corpo ci sta dicendo che ci si è seduti male o troppo a lungo, magari la postazione di lavoro sarà stata sistemata in modo scorretto, con il Pc di lato oppure si sarà tenuto il telefono a lungo tra la spalla e l’orecchio. Il dolore simmetrico è spia di una postura scorretta o di eccessiva sedentarietà».
Di asimmetria si parla anche nel caso in cui un individuo ha la testa inclinata di lato: «Potrebbe essere dovuta a una contrattura muscolare più intensa da un lato ma potrebbe essere anche una compensazione a un difetto della vista», ricorda la specialista. La postura dovrà essere indagata anche in un altro caso: «Quando un paziente comincia ad aumentare la frequenza di assunzione di farmaci antidolorifici. Si potrebbe essere in presenza di un dolore che viene sottovalutato e che viene controllato solo con gli antidolorifici».
La postura corretta
Ecco quando si potrà essere certi di aver mantenuto le curvature della colonna vertebrale: «In piedi si può immaginare una retta che allinei le orecchie, le spalle e le anche. La posizione corretta da seduti, invece, è quella in cui si appoggia per bene la schiena allo schienale della sedia con le braccia sulla scrivania davanti al Pc. Un consiglio per gli uomini è quello di non avere mai in tasca il portafogli, da seduti, per evitare di andare incontro a sciatalgia. Per tutti, invece, quello di evitare la sedentarietà, di fare attività fisica per assicurarsi un buon tono muscolare e la cosiddetta core stability, ovvero la capacità di governare la stabilità e il movimento del tronco», conclude la dottoressa Castagnetti.