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Dermatologia

Ginocchio, una cisti può essere la spia dell’artrosi

20/10/2017

Nella parte posteriore del ginocchio una tumefazione, più o meno vistosa, può segnalare un problema articolare: è la cisti di Baker. Si tratta di una sacca che contiene il liquido sinoviale prodotto in eccesso e può essere «spia di una cartilagine usurata con un processo artrosico in corso o di una lesione meniscale. Piuttosto che nei soggetti sani che si dedicano all’attività fisica e sovraccaricano l’articolazione, è molto frequente in un ginocchio interessato da artrosi o con degenerazione meniscale», aggiunge il dottor Andrea Bruno, ortopedico e traumatologo di Humanitas.

La cisti di Baker è anche detta cisti poplitea perché si forma nella borse sierose situate nella rigione posteriore del ginocchio. In caso di artrosi o di lesione cartilaginea il liquido sinoviale, indispensabile per permettere i movimenti articolari e ridurre la frizione, viene prodotto in eccesso accumulandosi nelle borsa del gastrocnemio-semimembranoso. Ecco che si forma la cisti che può essere anche molto voluminosa, specialmente nei pazienti affetti da artrite reumatoide, e limitare l’articolarità del ginocchio ovvero di fletterlo completamente.

 

In alcuni casi la cisti può anche rompersi: «Il travaso dei liquidi può comportare dei sintomi come il dolore e il gonfiore che possono far pensare alla trombosi venosa. Tuttavia è sufficiente eseguire un ecodoppler per escludere questa eventualità», ricorda il dottor Bruno.

Il trattamento

La cisti può non essere sintomatica: «In fase acuta si può intervenire applicando del ghiaccio, con il bendaggio e assumendo degli antinfiammatori. È bene mantenere il ginocchio a riposo. Quello che rileva è il trattamento della condizione che ha portato alla sua formazione, quindi è necessario intervenire sulla lesione cartilaginea o sull’artrosi», sottolinea lo specialista. «L’intervento chirurgico – conclude – si esegue solo in casi selezionati, ovvero se la cisti di Baker è voluminosa e il paziente non risponde alle terapie infiltrative».

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