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Ginocchio, perdere peso rallenta la degenerazione dei tessuti

17/05/2017

Se si è sovrappeso, oppure obesi, perdere anche pochi chili in eccesso può portare a un miglioramento della salute delle articolazioni. Come dimostra uno studio realizzato dalla University of California di San Francisco (USA), grazie al dimagrimento rallenta la degenerazione della cartilagine e del menisco. Il commento del dottor Giuseppe Marinari, responsabile di Chirurgia bariatrica di Humanitas.

I ricercatori hanno indagato l’associazione tra le perdita di peso e la variazioni di alcuni marcatori della degenerazione dei tessuti del ginocchio, come menisco e cartilagine, in 640 pazienti obesi o sovrappeso. Il team ha osservato queste variazioni con la Risonanza magnetica in un arco temporale di 48 mesi. I soggetti erano o a rischio artrosi o già presentavano un’artrosi di grado lieve o moderato. I pazienti sono stati divisi in tre categorie: chi aveva perso oltre il 10% del peso corporeo, chi dal 5% al 10% e chi invece non aveva perso peso in eccesso.

Lo studio è stato pubblicato su Radiology.

(Per approfondire leggi qui: Ginocchia e artrosi, la corsa come farmaco antinfiammatorio?)

I risultati hanno mostrato come la perdita di peso avesse frenato la degenerazione cartilaginea, già a partire dal calo del 5% del peso. Anche sulla degenerazione del menisco l’effetto era simile. Più peso si perdeva, più la degenerazione procedeva a tassi inferiori.

Obesità e patologie da sovraccarico

Come è noto l’obesità è un fattore di rischio per l’artrosi, sia per la maggiore pressione esercitata sulle articolazioni che per la presenza di maggiori livelli di componenti pro-infiammatorie nei tessuti articolari per la presenza di più grasso corporeo. «Lo studio dimostra quanto si sa già da un po’ di tempo. Ovvero che le patologie articolari da sovraccarico (in questo caso lo studio punta solo sulle ginocchia, ma sappiamo da tanti anni di lotta contro l’obesità che è anche molto vero per le anche) in presenza di un calo ponderale importante, se non regrediscono, quanto meno rallentano la loro evoluzione», spiega il dottor Marinari.

«Nella nostra pratica clinica è di frequente riscontro il paziente inviato dagli ortopedici perché deve perdere molti chili in previsione di un’artroprotesi: noi lo operiamo, il paziente perde peso (molto di più del 5-10% di cui si parla nello studio) e l’artroprotesi viene rimandata al futuro perché il calo ponderale permette di procrastinare l’intervento ortopedico», conclude lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Artrosi al ginocchio, il rischio scende se i muscoli delle gambe sono più forti?)

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