Stai leggendo Ipotensione, mantenersi ben idratati per evitare cali di pressione

Magazine

Ipotensione, mantenersi ben idratati per evitare cali di pressione

06/07/2017

Un capogiro, la vista che si annebbia, una sensazione di instabilità. Può capitare di avvertire questi sintomi quando si passa dalla posizione seduta a quella eretta oppure alzandosi da sdraiati. Sono i segnali di un improvviso calo di pressione, una eventualità non così remota durante le afose giornate estive. Ma perché con il caldo la pressione si può abbassare? Ne parliamo con il dottor Giulio Stefanini, ricercatore universitario in Cardiologia di Humanitas University.

Quando si parla di pressione arteriosa e di alterazione dei valori pressori si pensa subito all’ipertensione. Presentare elevati valori pressori significa mettere a rischio la salute cardiovascolare. Sebbene sia tendenzialmente meno preoccupante dell’ipertensione, anche la condizione opposta è però da scongiurare. Stiamo parlando dell’ipotensione, con valori della pressione arteriosa più bassi del normale, meno di 90 mm/Hg per la “massima” o 60 mm/Hg per la “minima”.

Ipotensione ortostatica

Diverse condizioni possono essere associate all’ipotensione: la gravidanza, ad esempio, alcuni disturbi cardiovascolari come lo scompenso cardiaco; delle problematiche del sistema endocrino; la disidratazione; una carenza di nutrienti come la vitamina B12 e i folati fino a  condizioni più serie come un’emorragia, una setticemia o uno shock anafilattico. Anche l’assunzione di determinati farmaci può comportare ipotensione.

(Per approfondire leggi qui: Ipertensione, colpiti 17 milioni di italiani ma solo 1 su 2 lo sa)

Un tipo particolare di ipotensione è proprio quella ortostatica, con la variazione della posizione tenuta. La gravidanza, la disidratazione o l’assunzione di alcuni farmaci sono collegate proprio a questo tipo di ipotensione. Anche il gran caldo e l’umidità elevata, come accennato, possono favorire un brusco calo di pressione: «Con le alte temperature c’è una maggior tendenza alla vasodilatazione periferica; inoltre la sudorazione è più profusa pertanto l’organismo può andare incontro a una lieve disidratazione, con un conseguente calo dei valori pressori», spiega il dottor Stefanini. «Quando l’episodio ipotensivo non è correlato a fattori esterni – continua – allora il calo pressorio può essere spia di disturbi più gravi, sebbene questo avvenga più raramente».

Cosa fare per evitare, nei mesi più caldi, il calo della pressione arteriosa?

«Il consiglio principale è quello di mantenersi ben idratati. Quindi di bere molta acqua o infusi, tè e tisane lasciati raffreddare. Il consumo di alcol è sempre meglio contenerlo, indipendentemente dalla prevenzione dell’ipotensione ortostatica. La raccomandazione di bere molto vale a maggior ragione per le persone anziane». Anche una dieta ricca di frutta e verdura può contribuire a migliorare il bilancio idrico dell’organismo.

(Per approfondire leggi qui: Pressione arteriosa, come misurarla a casa)

Chi sta assumendo dei farmaci deve prestare particolare attenzione? «Chi è in terapia anti-ipertensiva dovrebbe parlare con il proprio medico per rivalutare la terapia. E anche in questo caso l’avvertenza vale soprattutto per le persone anziane», aggiunge lo specialista.

Attenzione alla postura

«Bisogna evitare bruschi passaggi dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta. Alle prime avvisaglie del calo ipotensivo è bene mettersi in un luogo fresco e ventilato. Chi vuole può anche dormire con il cuscino messo più in alto rispetto al resto del corpo per facilitare la circolazione», conclude il dottor Stefanini.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita