Naso che cola e occhi irritati sono alcuni tra i sintomi tipici dell’allergia di stagione ai pollini. Un modo per ridurne l’entità potrebbe essere assumere dei probiotici, suggeriscono dei ricercatori della University of Florida (USA). Non tutti i probiotici funzionerebbero contro le allergie, ma una particolare combinazione di bifidobatteri e lattobacilli, due delle famiglie più note di probiotici, potrebbero invece farlo. Tuttavia sull’efficacia di queste sostanze non ci sono ancora dati definitivi: ne parliamo con la dottoressa Francesca Puggioni, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’ospedale Humanitas.
I ricercatori hanno coinvolto 173 individui colpiti da una forma non grave di allergia e li hanno casualmente assegnati a due gruppi: per otto settimane in primavera hanno fatto assumere al primo gruppo i probiotici mentre al secondo un placebo. Con un questionario online i partecipanti hanno riferito il livello di disagio dovuto ai sintomi allergici; il team ha anche analizzato il loro DNA per determinare se il microbioma fosse cambiato grazie all’assunzione di probiotici. A conclusione di questo periodo è emerso che i soggetti del primo gruppo avevano goduto di una migliore qualità di vita con sintomi più lievi a carico di occhi e naso. Lo studio è stato pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition.
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L’ipotesi è che i probiotici potrebbero riuscire a regolare la risposta immunitaria dell’organismo aumentando la percentuale di Cellule T regolatorie; la loro attività renderebbe l’allergia più tollerabile e i sintomi meno invalidanti.
«Non possiamo esprimere al momento un giudizio definitivo sull’efficacia assoluta dei probiotici nelle malattie allergiche. Esistono molti studi che riguardano l’assunzione di probiotici in gravidanza da parte di madri che soffrono di allergie e che sembrano essere promettenti: alcuni di questi indicano una riduzione della sintomatologia allergica nei neonati ma i risultati non sono ancora completamenti convincenti e significativi. Sicuramente lo studio dei probiotici come terapia coadiuvante nei pazienti allergici merita approfondimenti e ulteriori valutazioni», è il giudizio della dottoressa Puggioni.
Quali sarebbero i loro vantaggi anche rispetto all’assunzione di farmaci?
«Non è assolutamente corretto effettuare un confronto tra la terapia farmacologica e l’assunzione di probiotici perché i farmaci per le malattie allergiche non possono mai essere sostituite da questi. Possiamo pensare a un’integrazione in casi specifici per favorire una corretta risposta del sistema immunitario. È mandatorio che le persone che soffrono di allergie eseguano con attenzione precisione e costanza la terapia farmacologica (farmaci, immunoterapia allergene specifica, farmaci biologici)», conclude l’esperta.
Se vuoi sapere altre informazioni e ricevere consigli su allergie e alimentazione non perdere l’appuntamento con “Spuntino con…” il 13 marzo alle 10.30 in diretta sulla pagina Facebook di Marco Bianchi. In compagnia dello chef della salute e divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi ci sarà proprio la dottoressa Puggioni.
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