Non c’è nessuna emergenza sanitaria per la meningite. A gettare acqua sul fuoco è il ministero della Salute che ha ospitato una riunione tecnica per monitorare la situazione della meningite in Italia. Nel corso dell’incontro è stata sottolineata l’opportunità di seguire il calendario vaccinale e procedere alle vaccinazioni d’accordo con i medici. Non sono state ravvisate carenze nell’approvvigionamento dei vaccini.

Alla riunione, oltre ai rappresentanti del ministero, hanno partecipato gli esperti di Istituto superiore di Sanità, Agenzia italiana del Farmaco, Nas e Farmindustria. “Non esiste alcuna evidenza di emergenza di sanità pubblica relativa alla meningite a livello nazionale”, hanno concluso gli esperti. Presenti anche i rappresentanti della Regione Toscana interessata da oltre un anno da un focolaio di meningite con una maggiore incidenza di casi di infezione da meningococco C.  

Boom di telefonate all’Ats di Milano

Pochi giorni fa sempre il ministero aveva confermato come la circolazione degli agenti che causano la meningite fosse nella norma attesa in linea con gli ultimi anni.

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Attenzione alta sulla malattia anche nel resto d’Italia, come in Lombardia. È boom di richieste di informazioni e chiarimenti all’Ats, Azienda per la tutela della salute di Milano, in attesa che dal 10 gennaio si entri nel vivo delle nuove disposizioni regionali. L’azienda parla di “numeri da record”: quotidianamente una media di 150-200 chiamate e circa 200 email con soprattutto i giovani e i giovani adulti che si rivolgono agli esperti, non a caso i più a rischio. Al momento però non c’è nessuna corsa alla vaccinazione: il numero di vaccinazioni eseguite nell’ATS in questo periodo è “assolutamente nella norma” anche perché l’azienda non vaccina adulti che non appartengano a una categoria a rischio.

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