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Sonno, ecco come il cervello ci “sveglia”

19/01/2016

Una “sveglia incorporata” nel cervello che interrompe il sonno. Il risveglio sarebbe riconducibile a un circuito cerebrale che giocherebbe anche un ruolo decisivo nei disturbi del sonno come l’insonnia. È quanto hanno scoperto dei ricercatori dell’Università di Berna (Svizzera) in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Neuroscience.

In questa ricerca, condotta su modelli sperimentali, gli scienziati si sono serviti dell’optogenetica, una moderna tecnica a metà strada fra ottica e ingegneria genetica con cui hanno controllato dall’esterno l’accensione e lo spegnimento di un preciso circuito neuronale. Questo è stato individuato fra due aree del cervello, il talamo e l’ipotalamo.

“Sveglia” nel cervello collegata anche a disturbi del sonno?

I ricercatori si sono concentrati sulla fase iniziale del sonno, quella non-REM o del sonno leggero. Attivando il circuito, il team ha indotto il risveglio; spegnendolo, invece, il sonno veniva ripristinato e dalla fase non-REM si passava a quella REM, di sonno profondo.

(Per approfondire leggi qui: Sonno, meglio dormire poco che “a singhiozzo”)

Secondo gli autori dello studio, infine, una sorta di circuito “iperattivo” potrebbe causare l’insonnia mentre un circuito “ipoattivato” potrebbe essere associato all’ipersonnia, un altro disturbo del sonno caratterizzato da sonnolenza diurna, difficoltà di risveglio e addormentamenti improvvisi. Pertanto, concludono, un domani i risultati dello studio potrebbero avere ricadute cliniche nel trattamento dei disturbi del sonno. Inoltre il circuito individuato potrebbe giocare un ruolo nel risveglio dopo un’anestesia.

Il mistero del sonno e del risveglio nell’encefalo

Gli scienziati parlano del meccanismo sottostante la regolazione sonno-veglia come di un mistero. La chiave di questo mistero potrebbe trovarsi proprio nell’area individuata nello studio: «Nel diencefalo, una porzione dell’encefalo, dove si trovano talamo e ipotalamo. È qui che vengono regolate importanti funzioni della vita vegetativa ed endocrina di ciascuno di noi», dice il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB.

(Per approfondire leggi qui: Insonnia, rischio genetico più alto per le donne)

«Il diencefalo è la parte che integra varie sensazioni consce e inconsce associate anche alle risposte motorie dell’organismo: ad esempio elabora la sensazione del dolore, la temperatura, l’appetito e anche il ritmo sonno-veglia. È una zona critica – conclude – che contiene le risposte della nostra vita vegetativa, oggetto di studio delle neuroscienze ormai in grado di individuare microaree del nostro sistema nervoso ciascuna con compiti ben precisi».

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