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Un libro da tenere “Vicino al cuore”

12/08/2014

Un libro da leggere con la testa e con il cuore. Il cuore di chi si sente vicino al legame fra la nonna e la nipote, la testa di chi impara a conoscere, attraverso un vademecum, l’importanza sull’assistenza e sui diritti degli anziani.

È racchiusa in questi concetti l’anima del romanzo d’esordio, ambientato tra Milano e Novara, della giornalista Simona Arrigoni “Vicino al cuore”.

«Il libro è un’occasione per riflettere – spiega l’autrice – sull’attuale situazione della politica del welfare in Italia (nel testo si trovano dati reali delle persone con gravi disabilità gestite dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, si parla della spending review e delle conseguenze sul sociale, ndr). Inoltre, grazie al contributo di un esperto previdenziale e di una dottoressa ho inserito informazioni sul come ottenere l’invalidità e l’accompagnamento, su come e cosa scegliere quando ci si trova davanti al difficile bivio: casa di cura o badante?».

Romanzo d’esordio. Da dov’è nata l’idea di scrivere un libro?

«L’idea del libro nasce da un’esperienza personale – io ho curato fino alla fine la mia nonna ultranovantenne tenendola a casa con me, toccando con mano il problema – e da una serie di storie di telespettatori alle prese con il dramma di gestire una persona non autosufficiente».

Una donna di trent’anni e la nonna ultranovantenne sono le protagoniste del romanzo. In che modo viene gestito questo rapporto?

«Il legame tra le due rappresenta la ruota della vita e il non volere sottrarsi al ciclo naturale di essa. Prima la nonna si era presa cura della nipote, l’ha cresciuta e allevata con amore. La nipote crescendo si è ricordata di quello che la nonna aveva fatto e i ruoli si sono invertiti. Non ha girato la faccia dall’altra parte, ha affrontato il problema e stavolta è toccato a lei fare quello che la nonna aveva fatto per tanti anni. “Avrò cura di te, sempre” è la promessa che le due si sono fatte e che hanno mantenuto fino alla fine».

Le politiche sociali sono al centro del suo lavoro occupandosi della trasmissione “Aria Pulita” in onda su 7Gold. Quanto l’ha aiutata nella stesura del libro?

«La trasmissione è stata fondamentale, mi ha aiutata tantissimo nella stesura del libro, proprio attraverso la disperazione della gente e delle storie che abbiano raccontato, e soprattutto nel farmi capire che di questo tema dobbiamo parlarne sempre di più e sempre più in fretta perché già oggi la situazione economica è difficile. Se ci proiettiamo avanti di trent’anni le ricerche parlano chiaro: sarà una vera emergenza sociale. Gli anziani triplicheranno, con essi le patologie invalidanti. Tutto questo a fronte di risorse sempre più scarse».

 

 

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