La Medicina Nucleare di Gavazzeni tra le top mondiali

 

La Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni ha ricevuto la certificazione di accreditamento europeo EARL EANM (European Association of Nuclear Medicine) per la FDG PET/TC, tomografo ad emissione di positroni (PET) associato alla tomografia computerizzata (TC). Si tratta di un riconoscimento importante di valenza internazionale, ottenuta in Italia solo da altre due strutture: l’ospedale Humanitas di Rozzano e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

L’accreditamento permette a Humanitas Gavazzeni di essere inserito tra i centri di medicina nucleare che hanno i requisiti per partecipare a trial internazionali per il monitoraggio delle terapie antineoplastiche, come spiega Emilio Bombardieri, direttore scientifico della Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni.

Quale garanzia di qualità certifica il riconoscimento appena ricevuto dalla Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni?

«Una qualità verificata sul campo, in tempo reale. La certificazione è riconosciuta dalle associazione internazionali per le ricerche cliniche in Oncologia (quali l’EORTC) che oggi giorno richiedono che gli studi clinici vengano valutati con apparecchiature standardizzate.  Questo tipo di certificazione è controllata da un Organismo Centrale (Reaserch4Life), che richiede test di verifica periodici, in modo da controllare che questo standard di eccellenza si mantenga nel tempo. Per questo ogni Centro accreditato, ogni tre mesi, viene sottoposto ad accurate verifiche. Se il Centro non risponde più ai requisiti che hanno portato alla certificazione, questa decade».

La certificazione vi permette anche di entrare a far parte di un sistema internazionale di ricerca. Su quali principi si basa?

«Sul fatto che le macchine utilizzate per la diagnostica in Medicina Nucleare – tecnologicamente molto sofisticate – vengano utilizzate al meglio. Per questo, a livello di ricerca clinica, oggi, si lavora attraverso la creazione di network che impongono requisiti qualitativi standard e linguaggi comuni di utilizzo, così da avere uguali prestazioni e risposte omogenee in tutti i centri che partecipano ai programmi di ricerca internazionali».

Per il paziente, invece, quale significato assume questa certificazione ottenuta da Humanitas Gavazzeni?

«Per i pazienti si tratta di una forte garanzia di qualità. Il controllo periodico delle prestazioni e l’applicazione di standard internazionali condivisi con le migliori eccellenze del mondo a livello di Medicina Nucleare – ce ne sono 23 in Francia, 14 in Olanda, 11 in Belgio, 9 in Germania, 2 in Gran Bretagna, 2 in Svizzera ad esempio – assicurano che gli esami proposti siano certi e sicuri: questa certificazione è una vera e propria medaglia-garanzia».

Redazione Humanitas Salute: