Stai leggendo Sul Garda il primo workshop sulla sincope in pronto soccorso

Magazine

Sul Garda il primo workshop sulla sincope in pronto soccorso

02/09/2013

 

Sarà Gargnano del Garda in provincia di Brescia la cornice del First International Workshop on Syncope Risk Stratification in the Emergency Department. Il 26 e 27 settembre i partecipanti saranno ospitati a Palazzo Feltrinelli, una magnifica villa sul lago in stile liberty edificata a fine Ottocento e donata dalla famiglia Feltrinelli all’Università degli Studi di Milano.

Una scelta che, come ci spiega il professor Raffaello Furlan, Responsabile di Clinica Medica in Humanitas, consente di abbattere i costi e organizzare un evento internazionale secondo la filosofia di base della spending review, anche grazie al fatto che sono stati ottenuti fondi europei con il Progetto Mattone Internazionale e alla collaborazione di alcuni sponsor. Una filosofia ben accolta dai colleghi partecipanti, che raggiungono l’Italia a proprie spese anche dagli Stati Uniti e dal Canada.

 

Gli obiettivi del workshop

Il workshop non è una regolare conferenza né ha obiettivi strettamente educativi ma vuole invece essere un momento di lavoro vero e proprio, in cui gli esperti faranno il punto su diversi argomenti sui quali non esiste ancora completo accordo, con l’obiettivo di ottenere un consensus finale. Il workshop vede la partecipazione a invito di discussants: emergentisti, cardiologi, internisti e neurologi hanno già iniziato a lavorare “a casa”, nella fase di preparazione del workshop dal luglio scorso, a partire da un questionario incentrato su temi ritenuti nodali o critici perché ancora dibattuti. Possiamo già affermare che dalle risposte pervenute sono emerse argomentazioni molto interessanti che saranno punto di partenza per la discussione e la ricerca di consensus durante il workshop.

 

I quattro consensus

Il weekend di lavoro è organizzato in quattro sessioni ognuna delle quali dovrà produrre un consensus, cioè un documento finale condiviso dagli esperti. Il primo è dedicato alle clinical decision rules, cioè scale di rischio che hanno l’obiettivo di aiutare il clinico in pronto soccorso a decidere se il paziente deve essere ricoverato perché caratterizzato da un alto rischio o può invece essere dimesso (basso rischio) con relativa sicurezza. È importante ricordare che questi scores (veri e propri punteggi prognostici) per differenti motivi presentano aspetti di debolezza e non sempre risultano evidence based. L’obiettivo di questa sessione è proprio quello di mettere a fuoco tali debolezze e trovare soluzioni metodologiche adeguate. 

Un altro aspetto fondamentale sotto il profilo metodologico che verrà messo a fuoco nel secondo consensus, è quello del rischio accettabile e della chiara identificazione delle caratteristiche che definiscono i pazienti a basso ed elevato rischio di eventi avversi dopo sincope.

Il terzo consensus si occuperà di un tema di grande rilevanza non solo clinica ma anche sociale e tuttavia poco affrontato non solo in Italia ma anche nel mondo: la correlazione tra la sincope e l’attività lavorativa. Se infatti un paziente presenta un episodio sincopale nel corso di una attività lavorativa ad alto rischio per sé e per i terzi (si pensi ad esempio al guidatore di autobus o al giovane muratore che lavora su ponteggi, o all’operaio addetto a un altoforno), anche un episodio sincopale di per sé benigno per il lavoratore può trasformarsi facilmente in una tragedia. Occorre introdurre l’idea che la sincope può anche avere riflessi sociali importanti, che non devono essere sottovalutati ma affrontati a partire dal pronto soccorso. Come comportarsi con un individuo con una professione a rischio da poco andato incontro a un episodio sincopale? Il consensus cercherà di mettere a fuoco criteri oggettivi per dare una risposta a tali domande. La sessione verrà coordinata dalla dottoressa Franca Barbic di Humanitas, specialista in Medicina del lavoro.

Infine il workshop si propone con il quarto consensus di raccogliere proposte per nuovi studi anche internazionali e multicentrici che vadano possibilmente a risolvere i gap di conoscenza che i singoli consensus non sono stati in grado di colmare.

 

A cura di Valeria Leone

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita