Stai leggendo Difendere la salute della donna: il “Bollino Rosa” alla conquista del mondo

Magazine

Difendere la salute della donna: il “Bollino Rosa” alla conquista del mondo

06/11/2012

L’osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da.) ha deciso di esportare anche agli ospedali italiani all’estero il riconoscimento che viene assegnato alle strutture più attente ai bisogni e alle cure delle donne 

Sarà esportato in tutto il mondo il “Programma Bollini Rosa” dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che in Italia, dal 2007, premia e riconosce le strutture ospedaliere a misura di donna. Ad oggi gli ospedali italiani che possono vantare uno, due o tre bollini rosa sono complessivamente 224. Tra questi anche 4 ospedali Humanitas, a Milano, Bergamo, Castellanza e Catania. Ora questa iniziativa intende coinvolgere anche 44 strutture ospedaliere in lingua italiana all’estero che hanno sede in ogni parte del mondo, dal Sudamerica all’Africa e all’Australia.

«Mi piace pensare che ai rappresentanti degli ospedali sparsi nel mondo, ma legati dalla comune matrice italiana – ha detto Barbara Contini, Presidente dell’Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo – giunga un messaggio chiaro: la nostra cultura e la nostra storia si ispirano a elevati valori etici, per la cui affermazione dobbiamo lottare, anche quando siamo tentati di lasciar perdere perché quasi sopraffatti».

«Tra le caratteristiche che un ospedale deve dimostrare di avere – aggiunge Francesca Merzagora la presidente di O.N.Da, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna – oltre alla qualità delle cure dedicate alle donne, vi devono essere basi solide per mettere le pazienti al centro del percorso diagnostico terapeutico, in ambienti protetti, con servizi impeccabili per il parto e per l’assistenza psicologica e psichiatrica delle future mamme. Inoltre gli ospedali devono promuovere pubblicazioni scientifiche, studi e ricerche di eccellenza, produzione di opuscoli informativi, punti di ascolto per le madri adolescenti. Ma anche altri piccoli e grandi servizi che cambiano l’approccio con l’ospedale: dalla disponibilità di parcheggi dedicati alle donne ai mediatori culturali femminili. Il nostro obiettivo è sensibilizzare gli esperti in materia e rappresentare una premessa per il ripensamento anche degli ospedali italiani presenti all’estero, in un’ottica di genere, per migliorare l’equità, l’accessibilità e la fruizione dei servizi».

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita