Nuovi ecografi per il terzo mondo

L’ecografo tascabile Vscan sarà messo a disposizione delle Onlus che operano nel terzo mondo, per permettere visite e diagnosi più facili. L’iniziativa è merito di UNAMSI.

UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione), in collaborazione con le Onlus Apurimac, Emergency, Medici con l’Africa Cuamm, Medici Senza Frontiere, e con il supporto non condizionato di GE Healthcare, annuncia un’iniziativa che prevede l’utilizzo dell’ecografo tascabile Vscan, per effettuare visite e diagnosi di primo livello, in aree del terzo mondo dove l’accesso alle cure è carente e difficoltoso. Ciascuna Onlus riceverà un Vscan e lo utilizzerà nell’ambito di un progetto specifico. Al termine dei primi sei mesi le Onlus presenteranno i dati raccolti, che permetteranno di dare un’esatta valutazione del contributo che diagnosi tempestive e immediate possono offrire in un contesto critico per il quale l’apparecchiatura è stata di fatto concepita.

“Abbiamo predisposto un modulo specifico per la raccolta dati, concordato con i referenti delle Onlus – dice Franco Marchetti, medico, giornalista e coordinatore scientifico UNAMSI del progetto – I responsabili si faranno carico di raccogliere i dati sul campo, permettendoci di verificare gli esiti dell’impiego dell’ecoscopio in diversi ambiti clinici, dall’ostetricia, alla pediatria, dalla medicina generale alla chirurgia d’urgenza.” “Abbiamo deciso di dare vita a questo progetto – afferma Francesco Brancati, Presidente UNAMSI – perché siamo convinti che potrà contribuire in maniera concreta ad aumentare e migliorare l’assistenza sanitaria nei Paesi in via di sviluppo, dove l’arretratezza e l’isolamento normalmente non permettono di fornire ai pazienti le cure adeguate. A questo scopo abbiamo individuato quattro Onlus fortemente impegnate in campo socio-sanitario, che hanno subito accolto con entusiasmo la nostra proposta. Ci auguriamo che questo sia solo un primo passo verso una nuova sanità più ‘solidale’ e che il progetto possa rappresentare un esempio per altre realtà che si trovano ad operare in contesti simili.”

“Siamo entusiasti di questa iniziativa, che abbiamo voluto supportare per il suo alto valore scientifico e sociale. Il progetto UNAMSI è una risposta concreta alle esigenze sanitarie dei paesi in via di sviluppo, una sfida impegnativa ma anche stimolante – dichiara Il Presidente di GE Healthcare Italia, Vito Anelli – Migliorare l’accesso alle cure costituisce uno dei principali obiettivi dell’iniziativa ‘healthymagination’ di GE Healthcare, che mira ad offrire maggiori e migliori cure a più persone possibili, riducendo al tempo stesso i costi sanitari.” Questi i progetti in cui Vscan sarà utilizzato:

APURIMAC Vscan sarà utilizzato all’interno del “Progetto Ippocrate in Apurimac”, iniziato nel 2006, che si sviluppa nelle periferie di Cusco e nei villaggi delle tre province alte di Apurimac, Antabamba, Cotabamba e Grau, zona andina considerata fra le più povere del Perù. Il programma sanitario prevede un’assistenza in poliambulatorio (che opera dal 2006 ed è stato costruito ed equipaggiato dall’associazione) e direttamente nei villaggi andini, grazie all’utilizzo di un’Unità Mobile attrezzata. L’Unità Mobile è un vero e proprio ospedale su ruote suddiviso in due ambienti ambulatoriali interni e due esterni ed assolutamente autonomo da un punto di vista logistico, per questo adatto alla zona, molto impervia e difficile. Il programma prevede il coinvolgimento di medici volontari italiani che vanno ad affiancare quelli peruviani. “Grazie al ‘Progetto Ippocrate in Apurimac’, che rappresenta di per sé una novità assoluta per la zona, stiamo assistendo migliaia di persone nei villaggi andini e abbiamo anche individuato soggetti affetti da cardiopatie infantili – dichiara Leonello Fani, Desk Officer Apurimac per Nigeria e Kenya – Abbiamo accettato con entusiasmo di partecipare al progetto di UNAMSI, perché Vscan presenta delle caratteristiche che ne fanno lo strumento ideale per le esigenze sanitarie dei territori in cui operiamo.”

EMERGENCY Vscan verrà impiegato nelle attività di pronto soccorso dell’Emergency Department del Centro Chirurgico e Pediatrico di Goderich, che Emergency ha aperto nel 2001 nei sobborghi della capitale della Sierra Leone. In particolare sarà impiegato per la Diagnostica Ecografica nell’addome acuto pediatrico da perforazione intestinale. Ogni giorno oltre 130 pazienti vengono visitati presso questo Centro, che offre cure gratuite e di elevata qualità a tutti i pazienti ortopedici e a tutte le emergenze chirurgiche ed è l’unica struttura del Paese in cui viene effettuato il trattamento in endoscopia delle lesioni all’esofago causate dall’ingestione accidentale di soda caustica, un fenomeno abbastanza comune in un Paese dove il sapone è fabbricato in casa. A fianco del Centro chirurgico, nel 2002 Emergency ha aperto un Centro pediatrico per la cura dei bambini fino ai 14 anni di età. Tra le patologie più diffuse si riscontrano malaria, anemia e infezioni respiratorie. Il programma nutrizionale prevede il monitoraggio del peso dei bambini malnutriti, la distribuzione di cibo e attività di educazione igienica e nutrizionale rivolte alle famiglie. Lo staff di Emergency cura mediamente 1.300 bambini al mese. Emergency si occupa anche della formazione pratica e teorica dei medici e degli infermieri sierraleonesi che lavorano presso il Centro. “Il progetto prevede lo studio dell’addome acuto pediatrico. La morbilità della perforazione intestinale da tifo è altissima. Ad oggi la diagnosi è prevalentemente clinica, legata alla precisa conoscenza della patologia tifoidea, e viene poi confermata dalla laparatomia esplorativa – dichiara Paolo Grosso, Capo Dipartimento Aree Critiche Policlinico di Monza, Referente Medical Division di Emergency – La possibilità di verificare aria libera in addome o versamenti con un’ecografia sarà di grande aiuto nell’evitare falsi negativi clinici e permetterà tempi di ingresso in sala operatoria più brevi.”

MEDICI CON L’AFRICA CUAMM Vscan verrà utilizzato nell’ospedale di Wolisso, in Etiopia, all’interno del programma “Prima le mamme e i bambini”, avviato di recente, con l’obiettivo di aumentare l’accesso al parto assistito per le 18.000 donne che partoriscono ogni anno nei 3 distretti intorno all’ospedale. Vscan sarà impiegato in sala parto durante il travaglio, come ausilio diagnostico al ginecologo e alle ostetriche, soprattutto nei seguenti casi: casi dubbi di presentazione, casi dubbi di assenza del battito cardiaco fetale, casi sanguinaento pre e intra parto per diagnostica di posizione placentare. “Ancora oggi in Africa molte mamme e molti bambini muoiono perché non hanno la possibilità di avere servizi sanitari adeguati. Il programma ‘Prima le mamme e i bambini’ ha l’obiettivo di ridurre l’alta mortalità materno-infantile in Etiopia, aumentando l’accesso ai servizi sanitari, in particolare al parto sicuro – dichiara Fabio Manenti, Responsabile Settore Progetti di Medici con l’Africa Cuamm – Vscan potrà dare un grande contributo in questo senso, aumentando la qualità della diagnosi e dell’assistenza ostetrica alle donne.”

MEDICI SENZA FRONTIERE Vscan sarà utilizzato in un Centro ospedaliero di riferimento per traumatologia d’urgenza e chirurgia ortopedica e viscerale, chiamato “Nap Kenbe” (che in creolo significa “vogliamo stare bene”) e aperto a febbraio 2012 nella zona est della capitale di Haiti, Port au-Prince. “Il nuovo ospedale chirurgico di Medici Senza Frontiere ‘Nap Kenbe’ contribuirà a migliorare l’accesso alle cure chirurgiche per la popolazione dell’area metropolitana di Port-au-Prince. Grazie alla presenza di operatori sanitari haitiani, di uno staff medico e paramedico internazionale e di apparecchiature ad alta tecnologia, come appunto Vscan, sarà possibile fornire cure mediche di alta qualità in una città in cui molti abitanti non hanno avuto accesso a cure traumatologiche e chirurgiche d’urgenza” dichiara Karina Delli Paoli, Infermiera Urgentista di Medici Senza Frontiere.

Redazione Humanitas Salute: