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I protagonisti di “Amici” per Fondazione Ariel

15/02/2011

Dal 14 al 28 febbraio i ragazzi di “Amici” sosterranno Ariel, mettendo all’asta online le felpe autografate e i cd del programma. 

Amici sostiene le attività di Fondazione Ariel, mettendo all’asta le esclusive felpe azzurre autografate e indossate durante l’anno scolastico, il cofanetto del cd “Sfida” inciso dai cantanti con la maglia rossa delle sfide autografata dall’autore Luca Zanforlin, e una felpa eccezionalmente firmata dai professori della scuola di spettacolo più famosa della TV.

Anche quest’anno tra i premi in asta, si conferma l’imperdibile possibilità di aggiudicarsi 2 posti per assistere all’attesa finale del programma nello studio 5 di Cinecittà a Roma. Si potrà partecipare all’asta a partire da lunedì 14 febbraio per due settimane, semplicemente collegandosi al sito www.ebay.it nell’area beneficenza. Rilanciando dal prezzo base simbolico di 1 euro. L’asta si concluderà lunedì 28 febbraio.

Il ricavato contribuirà a sostenere i mille bisogni delle famiglie con bambini affetti da Paralisi Cerebrale Infantile, fornendo loro un servizio che, in Italia, nessun altro svolge: dal supporto socio-assistenziale a quello psicologico, dall’orientamento alla formazione medica; e inoltre di promuovere la ricerca scientifica per sviluppare la conoscenza, il trattamento e la cura della PCI e delle altre patologie neuromotorie infantili.
Questa iniziativa permetterà a Fondazione Ariel di contribuire all’organizzazione di 22 nuovi corsi di formazione per aiutare le famiglie, nonché incontri e seminari di supporto psicologico e socio-assistenziale per aiutare bambini, mamme, papà e fratelli a sconfiggere ansie e disagi e per vivere con serenità la loro esperienza.

Fondazione Ariel è un’organizzazione senza scopo di lucro attiva dal 2003 per assistere le famiglie con bambini affetti da Paralisi Cerebrale Infantile e altre disabilità neuromotorie.
La Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) colpisce un bambino ogni 500 nuovi nati ed è dovuta a un danno irreversibile del sistema nervoso centrale. I bambini che ne sono affetti presentano, fin dai primi mesi di vita, un ritardo neuropsicomotorio che colpisce tutto il corpo con intensità differente e con ripercussioni progressivamente invalidanti.
La nascita di un bambino colpito da PCI è difficilmente prevedibile; è un evento improvviso e inaspettato che destabilizza e stravolge tutta la famiglia: accanto ai sensi di colpa, di rabbia e di rifiuto si affacciano un forte senso di inadeguatezza, di incapacità, di isolamento da parte dei genitori, di trascuratezza da parte dei fratelli e delle sorelle.
La Fondazione Ariel partecipa al programma “Acer&Sociale”.

A cura della Redazione

 

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