Terremoto Haiti: isola devastata

Nel caos la capitale Port-au-Prince. Sono ancora migliaia le persone sepolte sotto le macerie. Paura per gli italiani sull’isola.

Decine di migliaia di haitiani hanno passato la seconda notte consecutiva in strada, soprattutto nella devastata capitale Port-au-Prince, dopo che un terremoto di magnitudo 7 ha investito l’isola martedì pomeriggio (la notte tra martedì e mercoledì in Italia), facendo registrare una decina di scosse nel giro di poche ore.

Secondo la stampa locale, a Port-au-Prince decine di migliaia di persone si sono assiepate nella notte nelle strade, trovando riparo nei giardini pubblici. Quelli che circondano gli uffici del premier ed altri vicini al Palazzo presidenziale sono stati “letteralmente presi d’assalto”, riferisce Haitipressnetwork. “Nella confusione attuale, questa situazione potrebbe durare per diversi giorni”, nota il sito.

Il terremoto ha devastato l’isola e ha provocato numerosi crolli di edifici, tra cui gli ospedali: nella capitale solo uno ne è rimasto in funzione e ha già esaurito la capacità di accoglienza di feriti. La Croce Rossa internazionale si sta attrezzando per allestire alcuni ospedali da campo).

Migliaia di persone sono rimaste sepolte sotto le macerie e i soccorritori stanno cercando di estrarne vive quante più possibile. Navi e aerei dagli Stati Uniti hanno fatto rotta sull’isola per portare i primi soccorsi: gli Usa prenderanno il controllo dello spazio aereo e gestiranno l’aeroporto di Port-au-Prince, dove si teme che il terremoto abbia causato oltre centomila morti.

Nella capitale haitiana la situazione rimane caotica: mentre proseguono i soccorsi immediati possibili in loco, e inizia a muoversi la macchina degli aiuti internazionali, non c’è ancora chiarezza sull’effettivo bilancio delle vittime.

Resta alta la preoccupazione per gli oltre 100 connazionali presenti sull’isola che ancora mancano all’appello. “Non abbiamo notizie positive nel senso che mancano all’appello alcune decine di persone”, ha detto stamani il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ad Addis Abeba dove è in visita. “Ma – ha precisato – per fortuna neanche negative”.

Redazione Humanitas Salute: