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Vaccini, quattro milioni di bimbi salvati

24/11/2009

Gli interventi della GAVI Alliance nei Paesi in via di sviluppo e l’intensificazione delle attività di immunizzazione negli ultimi dieci anni hanno evitato milioni di morti.

Grazie al crescente impatto di GAVI Alliance sul mercato, il prezzo di uno dei principali vaccini combinati, noto come pentavalente, è diminuito, consentendo ai partner di GAVI di vaccinare milioni di bambini in più nei paesi in via di sviluppo. Questo risultato è stato reso noto a Hanoi, Vietnam, in occasione del GAVI Partners’ Forum, che ha riunito 400 partecipanti provenienti da tutto il mondo, tra i quali ministri della sanità, donatori, rappresentanti della società civile e dell’industria, ricercatori ed esperti di sviluppo.
“Questo è l’effetto GAVI in pratica: stimolare e concentrare la domanda crescente da parte dei paesi, attirare nuovi produttori ed aumentare la concorrenza per indurre una diminuzione dei prezzi”, afferma Julian Lob-Levyt, Presidente e Direttore generale di GAVI. “I prezzi sono scesi più lentamente di quanto sperassimo e devono scendere ancora. Questo comunque indica chiaramente che i nostri sforzi per influenzare il mercato stanno dando i loro frutti”. Secondo le affermazioni del Dott. Lob-Levyt, si stima che il vaccino pentavalente figurerà come la principale spesa singola di GAVI fino al 2015, ed equivarrà al 40 per cento della spesa per i vaccini. “Il suo costo e quello di altri vaccini GAVI incidono in modo determinante sul sostegno che GAVI potrà fornire ai paesi nel futuro”.

“La ricerca scientifica, la società civile e l’economia hanno unito le loro forze sotto l’insegna di GAVI”, dichiara il prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas e membro del board di GAVI. “Le attività intraprese da questa partnership tra il settore pubblico e privato aiutano a realizzare l’ambizioso obiettivo di vaccinare tutti i bambini nei paesi in via di sviluppo. Grazie a GAVI ed ai suoi partner i bambini più poveri possono ora beneficiare di vaccini nuovi e sottoutilizzati. Anche se può sembrare sconvolgente, al giorno d’oggi sono ancora più di un milione i bambini che ogni anno nei paesi poveri muoiono a causa delle diarree infantili. Un vero e proprio flagello legato alla febbre tifoide, al colera e al rotavirus. Per quest’ultimo, in particolare, grazie a GAVI si sta realizzando l’attività clinica di un vaccino nel difficile contesto africano. E speranze concrete arrivano anche sul versante dello pneumococco, che ogni anno causa oltre 700 mila morti”.

La maggior parte dei vaccini finanziati tramite GAVI sono acquistati dall’UNICEF, che è uno dei membri dell’Alliance. Una recente offerta per il vaccino pentavalente ha registrato un calo dei prezzi, con un prezzo medio ponderato per il 2010 inferiore a 3 dollari USA, una riduzione significativa per dose rispetto al 2009. Questo consentirà di risparmiare circa 55 milioni di dollari nel 2010 e permetterà a GAVI di finanziare l’immunizzazione di 6,3 milioni di bambini in più.
Secondo i dati forniti da Ibrahim El-Ziq, Responsabile del centro immunizzazione della Divisione approvvigionamenti dell’UNICEF, la sua agenzia prevede di pagare 2,94 dollari per ogni dose di vaccino pentavalente entro il 2010. Il pentavalente è generalmente considerato lo standard di riferimento per l’immunizzazione dei bambini poiché offre protezione contro cinque malattie: Hib (Haemophilus influenzae di tipo b), difterite, pertosse, tetano ed epatite B. Nel 2004 il vaccino costava 3,65 dollari per dose. Il dott. El-Ziq ha affermato che il prezzo dovrebbe scendere ulteriormente, fino a 2,83 dollari entro il 2012, registrando quindi un calo di 22 per cento in otto anni.

“Questo calo dei prezzi non è una coincidenza, ma piuttosto il risultato di una strategia volta a far leva sul potere d’acquisto di centinaia di milioni di persone”, afferma il Vicedirettore esecutivo dell’UNICEF, Saad Houry. È chiaro che l’industria capisce e reagisce all’andamento del mercato, indipendentemente dal fatto che il mercato sia in un paese povero o ricco. Il modello dell’Alliance comincia a funzionare e riteniamo che questa tendenza continuerà, parallelamente all’aumento della concorrenza e della domanda”.
Il modello operativo di GAVI si basa sull’aspettativa che la domanda crescente di vaccini nei paesi in via di sviluppo induca un maggior numero di imprese a produrre vaccini, creando così concorrenza e provocando un calo dei prezzi. Il successo di questo modello è evidente dai dati raccolti. Laddove nel 2001 c’era una sola impresa che produceva il vaccino pentavalente, adesso ce ne sono quattro. Due di esse sono indiane ed i loro prodotti sono stati immessi sul mercato nel 2008. Oggi, il 50 per cento dei vaccini finanziati da GAVI proviene da produttori di paesi in via di sviluppo.

Gli esperti nel campo della salute ritengono che il calo del prezzo del vaccino pentavalente possa avere un impatto anche su altri paesi, al di là dei principali beneficiari dell’assistenza GAVI, vale a dire i 72 paesi più poveri. Si ritiene, ad esempio, che molti paesi a reddito medio adotteranno il vaccino pentavalente adesso che il suo prezzo sembra destinato a scendere al di sotto dei 3 dollari USA per i paesi più poveri.
“Esistono due modi per far sì che un maggior numero di bambini possa beneficiare di vaccini salvavita”, dice il dott. Lob-Levyt. “Primo, possiamo raccogliere più fondi. Secondo, possiamo fare in modo da indurre un’ulteriore riduzione dei prezzi. Visti l’attuale clima economico e le difficili decisioni che i donatori dovranno prendere in materia di finanziamenti, spero che l’industria dei vaccini farà la sua parte per far sì che i prezzi diminuiscano più velocemente”.

Oltre 250 milioni di bambini vaccinati, quattro milioni di decessi evitati
Nuovi dati, rilasciati oggi dall’Alliance, indicano che, entro la fine del 2009, oltre quattro milioni di decessi prematuri provocati da pertosse, Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) ed epatite B saranno stati evitati grazie al sostegno di GAVI.
“Abbiamo vaccinato 256 milioni di bambini grazie all’aiuto di GAVI. Il numero di decessi prematuri così evitati conferma la saggezza della decisione che abbiamo preso dieci anni fa, di unire cioè i nostri sforzi per accelerare la somministrazione di vaccini nuovi e sottoutilizzati ai bambini più vulnerabili”, dice Daisy Mafubelu, Assistente del Direttore Generale per la Famiglia e la Salute Comunitaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “La sfida che ci si pone dinanzi, specialmente in questo momento di crisi finanziaria, è di mantenere e rafforzare i risultati raggiunti con i vaccini di base, ed allo stesso tempo far sì che nuovi prodotti salvavita siano disponibili nei paesi in via di sviluppo, specialmente i nuovi vaccini contro lo pneumococco ed il rotavirus, principali cause di mortalità dovuta rispettivamente a polmonite e diarrea”.

Alla riunione di Hanoi, Mary Robinson, Presidente del Consiglio di Amministrazione di GAVI ha sottolineato che, nonostante i progressi compiuti nel campo della copertura vaccinale e nonostante il calo dei prezzi, oltre 20 milioni di bambini nel mondo ancora non possono accedere ai vaccini salvavita di base. “La nostra Alliance non fa opera di beneficenza ma cerca piuttosto di garantire uno dei diritti umani fondamentali, vale a dire l’accesso equo a standard sanitari di base”, afferma l’ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. “È ora di riconoscere che poter accedere a vaccini salvavita non è un lusso ma un diritto fondamentale di tutti i bambini, dovunque essi vivano”.

GAVI Alliance è una partnership di soggetti pubblici e privati, con sede a Ginevra, che si pone come obiettivo di migliorare la salute nei paesi più poveri. L’Alliance riunisce paesi in via di sviluppo e paesi donatori, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’UNICEF, la Banca Mondiale, l’industria dei vaccini dei paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo, istituti tecnici e di ricerca, organizzazioni non governative, la Fondazione Bill & Melinda Gates e altri benefattori privati. GAVI fornisce vaccini salvavita e contribuisce a rafforzare i sistemi sanitari. Dal 2000, 256 milioni di bambini sono stati vaccinati e circa quattro milioni di decessi prematuri sono stati evitati grazie ai programmi finanziati da GAVI.

A cura della Redazione

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