Influenza A/H1N1: l’impatto reale e il punto sui vaccini

Il Ministero fa chiarezza sulla vaccinazione. La Regione Lombardia chiede ai Pronto Soccorso di predisporre percorsi separati per i casi sospetti. E dall’Australia arrivano notizie confortanti sull’impatto della Nuova Influenza. Facciamo chiarezza su alcuni temi alla ribalta delle cronache con l’aiuto di un esperto.

5 ottobre 2009 – Prosegue l’appuntamento settimanale con il dott. Michele Lagioia, specialista in Igiene e Medicina Preventiva e vice-direttore sanitario di Humanitas. Obiettivo, fare il punto su alcuni temi trattati dai media per capire meglio qual è, allo stato attuale, la situazione dell’infulenza a/H1N1.

Il Ministero fa chiarezza sul vaccino
Il 30 settembre il Viceministro alla Salute prof. Ferruccio Fazio ha firmato l’Ordinanza recante “Misure urgenti in materia di protezione A/H1N1” e la Circolare alle Regioni e Province autonome sulla gestione delle forme gravi e complicate di influenza da virus A/H1N1. L’Ordinanza integra, tenendo conto delle indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità, quella precedentemente emanata l’11 settembre scorso. “In particolare – spiega il dott. Lagioia – il provvedimento fornisce indicazioni sulla co-somministrazione del vaccino contro l’influenza da virus A/H1N1 con il vaccino dell’influenza stagionale. Secondo quanto stabilito, la co-somministrazione può essere praticata ma deve essere eseguita inoculando i rispettivi vaccini in braccia diverse. Resta da chiarire, invece, se per il virus H1N1 sono previste due dosi di vaccino o una sola: per questo dettagli si aspetta a breve la circolare delle Regioni”.

Percorsi separati nei Pronto Soccorso lombardi
In Lombardia, la Regione ha chiesto ai Pronto Soccorso che accolgono più di 30mila persone l’anno di pianificare percorsi separati per i casi sospetti di H1N1. “Questo significa – spiega Lagioia – che le strutture possono predisporre o un percorso cosiddetto ‘a Y’, con unico punto d’accesso per tutti i pazienti e poi percorsi separati, oppure un’accoglienza del tutto differenziata già a partire dall’ingresso in Pronto Soccorso, ad esempio con una differente postazione di Triage”.

Buone notizie dall’Australia
Un’altra importante novità è che, guardando quanto è accaduto nell’emisfero australe e in particolare in Australia, ci avviciniamo all’inverno con meno ansia, per lo meno dal punto di vista scientifico. L’Australia è stata investita in pieno, nei mesi scorsi, dalla pandemia di Nuova Influenza: “Là era inverno e non c’era il vaccino a disposizione – spiega Lagioia -. Tuttavia, i dati ufficiali dell’11 settembre 2009 parlano di un’incidenza minore a quella prevista dai modelli matematici, che stimavano sarebbe stato colpito circa il 20% della popolazione australiana. Il tasso di incidenza si è invece attestato intorno al 15%, dato del tutto sovrapponibile a quello della comune influenza stagionale. L’Australia non ha potuto beneficiare del vaccino, ma certo hanno giocato a suo favore la poca densità urbana, se non nei centri principali, le grandi distanze e la presenza di strutture sanitarie di alto livello.
Comunque, anche i dati europei e italiani della scorsa settimana parlano di un incremento stabile dell’influenza A: 0,95 casi ogni 1.000″.

A cura di Monica Florianello

Redazione Humanitas Salute: