Ricercatori per un giorno

Gli studenti di un istituto superiore di Bergamo hanno trascorso una giornata nei laboratori di Humanitas, per capire una professione affascinante.

Un giorno intero sui banchi. Per una volta non quelli di scuola, ma dei laboratori del Centro di Ricerca dell’Istituto Clinico Humanitas. Alcuni studenti dell’Istituto Superiore “Paolina Secco Stuardo” di Bergamo hanno trascorso una giornata tra cappe e microscopi. Guidati dai ricercatori hanno scoperto come funzionano i meccanismi immunologici del nostro organismo. Con l’aiuto della dott.ssa Paola Allevena, responsabile del Laboratorio di Immunologia Cellulare, hanno capito come reagisce il nostro corpo all’invasione di un batterio, causato ad esempio da una semplice scheggia nel dito. Fianco a fianco con i giovani ricercatori gli studenti hanno visto cosa vuol dire fare il ricercatore di professione. Un lavoro di passione e sacrifici, in cui preparazione e “gioco di squadra” fanno la differenza.
La giornata presso i laboratori di ricerca si è inserita in una settimana di stage che i ragazzi hanno trascorso presso l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo, in cui hanno potuto parlare anche con medici, infermieri e tecnici, alla scoperta di tutte le professioni sanitarie.
Questo il resoconto che gli studenti hanno inviato alla Redazione di Humanitas Salute.

“Venerdì 19 Febbraio ore 07.45, stazione ferroviaria di Bergamo. Pronti per passare una mattinata all’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano! L’esperienza è stata proposta come giornata alternativa alla settimana di stage presso l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo. All’accoglienza di Laura Capardoni è seguita la visita ai laboratori di ricerca e il colloquio con gli sperimentatori scientifici. Ciò che maggiormente ha colpito tutti noi è l’affascinante mondo della biochimica e dell’immunologia, la complessità e la costanza delle sperimentazioni fortemente ancorate al metodo scientifico, ma soprattutto il significato del lavoro d’équipe, il quale abbiamo constatato essere il denominatore comune per l’adeguata organizzazione di ogni reparto.
Al di là del nozionismo impartitoci dai giovani ricercatori sono state le attività di osservazione diretta a coinvolgerci maggiormente, nello specifico il trasferimento di una cultura da una “casetta” ad un’altra e l’osservazione di immagini biologiche elaborate da microscopi sofisticati.
L’esperienza di Rozzano, ma più in generale l’intero stage, è risultato orientativamente molto utile a tutti noi, motivandoci ulteriormente a proseguire gli studi nell’ambito medico-sanitario.
Per concludere volevamo ringraziare tutti quelli che hanno collaborato all’organizzazione e alla messa in atto della bellissima settimana trascorsa , con un riguardo particolare ai medici i quali si sono dimostrati molto disponibili nello rispondere ad ogni nostra domanda, fornendoci in alcuni casi materiale utile per la stesura delle nostre tesine”.

Nella foto, gli stagisti della 5° cp dell’istituto superiore “Paolina Secco Suardo” di Bergamo (Delia, Elena, Stefania, Angela, Simone e Jessica).

Il percorso “Ricercatori per un giorno” presso i laboratori dell’Istituto Clinico Humanitas è aperto a tutti gli studenti delle scuole medie superiori.
Per informazioni: Ufficio Comunicazione Humanitas – tel. 02.8224.2238

A cura della Redazione

 

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