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Vitamine B, coronarie salve

18/12/2001

La trombosi coronarica è una delle malattie cardiovascolari più temute, poiché determina l’infarto del miocardio. Spesso si manifesta all’improvviso, in persone relativamente giovani e in pieno benessere. La rapidità dell’intervento del medico e i nuovi farmaci oggi disponibili aumentano la probabilità che il paziente venga salvato. Un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine espone i risultati interessanti di uno studio sull’utilizzo delle vitamine B nella prevenzione della trombosi

Le cause
Molti sono i fattori che concorrono a determinare una malattia coronarica. Alcuni non sono modificabili come, ad esempio la familiarità. In altri casi le cause sono legate a variabili come il colesterolo elevato, il diabete, l’alta pressione del sangue, l’eccesso di peso e l’inattività fisica.
Tra i fattori di rischio modificabili emersi negli ultimi anni il più recente è l’iperomocisteinemia: si tratta di un disturbo legato ad elevati livelli di omocisteina nel sangue che possono provocare trombosi delle arterie o delle vene. Per abbassare i livelli di omocisteina si può somministrare acido folico, vitamina B6 e vitamina B12, vitamine del gruppo B. E’ dimostrato che se si aumenta il consumo di frutta e verdura fresche (ricche di queste vitamine) si riesce spesso ad abbassare il livello dell’omocisteina in modo naturale.

I rimedi
Per curare la trombosi, oltre ai farmaci, di norma si ricorre al by-pass aortocoronarico e all’angioplastica, tecniche cardiache e cardiologiche che aumentano le probabilità di sopravvivenza del paziente, garantendogli in moltissimi casi una buona qualità di vita.
Per mezzo dell’angioplastica si “allarga” l’arteria malata mediante un palloncino, in alcuni casi si può utilizzare anche una “retina” (stent) che la mantiene aperta. Purtroppo, in alcuni casi, sia dopo il by pass che dopo l’angioplastica la coronaria tende a richiudersi (ristenosi). La ristenosi è uno degli eventi più temuti dai cardiologi e dai pazienti, poiché vanifica il beneficio della cura.

I vantaggi delle vitamine B
Uno studio pubblicato pochi giorni fa sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che se si somministrano vitamine del gruppo B ai pazienti con malattia coronarica sottoposti ad angioplastica, i livelli di omocisteina iniziali si abbassano e il numero di pazienti che deve subire di nuovo l’intervento è molto più basso. Si tratta di una cura poco costosa, praticamente priva di effetti collaterali, che può aiutare il paziente a stare meglio e a correre un minor rischio di ammalarsi di nuovo. Pertanto una sana alimentazione – spiegano gli esperti dell’ALT Associazione per la Lotta alla Trombosi – unita a una corretta e continua attività fisica, e un buon controllo del colesterolo, del diabete e della pressione del sangue non possono che migliorare la condizione di questi pazienti.

Per ulteriori informazioni telefonare ad ALT, Associazione per la Lotta alla Trombosi – onlus, tel. 02.720.11.444. Sul sito www.trombosi.org è possibile prendere visione del riassunto della notizia data da New England Journal of Medicine (NEJM) di novembre, 2001 vol. 345 no 22

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