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Pronti alla guerra microbiologica

26/10/2001

Negli ultimi giorni il piano contro ipotesi d’attacco dei bioterroristi è stato aggiornato. Il Ministero della Salute italiano oggi pensa più ad un rischio vaiolo, senza trascurare il pericoloso botulismo, che ad un’emergenza antrace, come sta accadendo negli Stati Uniti. Tutto rivisto, nei minimi dettagli, anche alla luce dell’esperienza sanitaria maturata in queste settimane dai colleghi americani. Ma questa “scelta operativa” non significa affatto abbassare la guardia contro tutti gli altri agenti biologici e chimici potenzialmente tossici per l’uomo. E’ stata compilata una lista degli agenti biologici ad “alta priorità”: il virus del vaiolo e il bacillo dell’antrace (responsabile del pericoloso “carbonchio”) sono ai primi posti. Ma l’unità di crisi del Ministero ha inserito anche il botulino, la peste e il virus Ebola, responsabile delle febbri emorragiche.

Vaiolo: l’OMS non esclude vaccinazioni di massa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non esclude si possa ricorrere a vaccinazioni in massa per prevenire le minacce del bioterrorismo. Oltre al bacillo dell’antrace, una delle più temute è quella del virus del vaiolo.
Nel piano d’intervento approntato negli Stati Uniti è previsto che, se si presentassero casi infetti, scatterebbe subito l’isolamento. Verrebbero, poi, somministrati a tappeto i vaccini antivaiolo a tutta la popolazione per evitare il diffondersi di un’epidemia. Sono pronte 300 milioni di dosi per tutta la popolazione.
Il periodo d’incubazione del virus del vaiolo è in media di 12 giorni: ci sarebbe tutto il tempo a disposizione per vaccinarsi. Un malato di vaiolo è contagioso per gli altri dalla comparsa delle prime lesioni sulla pelle alla caduta di tutte le croste.
Il contagio avviene toccando le lesioni cutanee o attraverso le secrezioni respiratorie.

Vaiolo: la situazione in Italia. Sirchia rassicura: “Siamo pronti”.
Qual è la situazione in Italia? “Se dovessimo affrontare un attacco al vaiolo – ha tranquillizzato il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, – noi non esiteremmo a dare il via alla campagna di vaccinazione obbligatoria per tutti. Ma finora non corriamo pericoli”. Cinque milioni di vaccini sono già pronti, ma altri milioni di dosi saranno disponibili in brevissimo tempo: le industrie farmaceutiche hanno già ripreso la produzione qualora – si spera mai – dovesse presentarsi la necessità.
Chi è stato vaccinato da bambino non può ritenersi immune da un eventuale contagio. Trascorsi più di 10 anni, l’effetto del vaccino svanisce, ma si può contrarre la malattia in forma più lieve.

Carbonchio: nessun caso finora in Italia. 145 esami negativi.
“In Italia non serve la terapia antibiotica per difendersi preventivamente dal carbonchio” ha precisato il ministro Sirchia. “Non ci sono ragioni per doversi allarmare. Nessuna contaminazione da carbonchio qui da noi: tutte le analisi su polveri sospette hanno dato esito negativo”. Sono 145 gli esami risultati negativi. Campioni di polverine, giornali, riviste, pacchi postali e buste ritenute a rischio di spore d’antrace. Tutti negativi.

Botulismo: le istruzioni per l’uso diramate a Regioni e Asl.
Una nuova circolare, preparata dal Ministero della Salute, è stata diramata a tutte le Regioni e alle Asl. Contiene le disposizioni da applicare nel caso di contaminazioni da agenti biologici nocivi.
Il botulismo è una malattia provocata da una tossina prodotta dal c. botulini. Si tratta di una tossinfezione alimentare in grado di interferire con il sistema nervoso centrale. Gli operatori sanitari locali (le Asl) dovranno informare i cittadini sulla necessità di verificare se alcuni alimenti acquistati sono perfettamente integri. In particolare barattoli, bottiglie (bibite, vini, acqua minerale) e confezioni alimentari (conserve, sughi, sottaceti e sottolio) devono essere chiusi ermeticamente e perfettamente integri: la tossina botulinica, infatti, può nascondersi dentro gli alimenti in barattolo.

Cosa fare in caso di contaminazione? Chiamare subito il 118.
Se solo avete un minimo sospetto di contagio, la prima cosa da fare è telefonare al 118. Subito il medico del pronto soccorso o quello di famiglia chiederà il siero antibotulinico. Ne sono a disposizione 325.000 unità presso il magazzino centrale del Ministero.
I medici di base e i reparti di pronto soccorso degli ospedali dovranno anche tenere conto di tutti i sintomi presentati dal paziente eventualmente contagiato. Le istruzioni raccomandano, perciò, “un attento esame clinico del soggetto: un agente aggressivo, infatti, presenta non soltanto l’effetto primario che lo caratterizza, bensì una serie di effetti collaterali, da non sottovalutare”.
“In caso di disturbi gastro-intestinali – informano gli esperti del Ministero della Salute – deve essere compiuta l’anamnesi alimentare, mentre i pazienti con interessamento delle vie aeree devono essere sottoposti immediatamente a radiografia del torace”.

Buste e pacchi sospetti: il ruolo delle forze dell’ordine.
La circolare del Ministero spiega anche cosa fare in caso di ritrovamento di buste o pacchi sospetti (per antrace, vaiolo, peste, botulismo). Se polizia e carabinieri (o altre forze dell’ordine) sono chiamati per segnalazioni di materiali sospetti, anche in questo caso dovrà essere informato il 118 che provvederà a inviare sul posto una squadra specializzata per i prelievi dei campioni, l’isolamento della zona, le analisi sulle persone venute a contatto con l’agente patogeno. In particolare, bisogna preoccuparsi nel caso di buste o pacchi sospetti o anche di “provette o altri contenitori di materiali biologici trovati al di fuori delle strutture nelle quali vengono normalmente utilizzati”.
E ancora: “In caso di liquido versato da provette o contenitori biologici al di fuori dei locali abituali, è necessario identificare e delimitare la superficie contaminata; versare sull’area interessata disinfettante in polvere; raccogliere il materiale in una busta doppia da autoclave e portarla al trattamento termico; inviare il materiale con un verbale informativo all’Istituto Zooprofilattico di Foggia”.

Per qualsiasi dubbio, ecco il numero verde del Ministero della Salute, dove sono disposizione medici specialisti in malattie infettive: 800571661.

A cura di Umberto Gambino

Bioterrorismo e salute
In archivio:
Antrace, un bacillo nel mirino
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