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Nicoletta Vittadini: così monitoriamo la sanità on line

09/06/2003

Quasi trecento siti. Internet è un mezzo nuovo per offrire confronto, informazione, divulgazione o anche promozione professionale in campo medico. La Ricerca sui consulti on line dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano offre un approfondito monitoraggio di questa realtà. Insieme all’autrice, Nicoletta Vittadini, docente di Teoria dell’informazione presso la stessa università, riassumiamo e commentiamo i risultati ottenuti.

I siti che si occupano di salute presi in considerazione sono 121. A questi si aggiungono i siti di aziende ospedaliere e unità sanitarie locali, esaminati per verificare quali offrissero contatti e-mail differenziati per reparto. In totale, dunque, sono stati presi in considerazione 268 siti.
La maggior parte dei siti dove viene offerto un consulto medico sono di carattere “specialistico”, sono cioè dedicati a un settore particolare della medicina. Negli altri, “polispecialistici”, rientrano tutti quei siti che offrono il consulto di team medici.
Per la categoria “Medicina alternativa”, che costituisce il 15% di tutti i siti analizzati (il 24% dei siti specialistici), si sono presi in considerazione solo siti i cui promotori/consulenti fossero medici, e non semplici erboristi o appassionati di “paramedicina”. Tuttavia, è possibile riscontrare come, a differenza dei siti dedicati alla medicina tradizionale, pochi dichiarino di attenersi al codice deontologico Hon (Health on the net).

Che tipo di consulto medico viene offerto?
“Il consulto offerto è generalmente gratuito e di tipo divulgativo, che non può e non vuole sostituire una visita, una diagnosi o una prescrizione medica” spiega Nicoletta Vittadini. “Per i siti di medicina tradizionale questo concetto è garantito dal codice di deontologia professionale e spesso è esplicitamente sottolineato nel sito stesso.
Le donne, in particolare, costituiscono una parte fondamentale del target di questi siti: le specialità mediche prevalenti sono infatti dietetica, estetica, neonatologia, ginecologia, dermatologia e chirurgia vascolare.”

Quali sono gli obiettivi?
“Per il medico c’è senz’altro una finalità di autopromozione, paragonabile a quella fatta sulle riviste nella sezione delle lettere agli specialisti. Nello stesso tempo, però, Internet ha una forte valenza divulgativa, comprovata dal fatto che il 50% dei siti esaminati rende pubbliche in appositi spazi (le FAQ, frequently asked questions) le domande ritenute di interesse generale, nonché dall’alta percentuale di forum (42%), spazi di scambio di informazioni, presenti tra i siti analizzati. La finalità del confronto è addirittura prevalente nei siti che si occupano di pediatria, dove la modalità domanda e risposta lascia il posto allo scambio di “racconti” tra utenti legati da comuni esperienze emotive (la nascita).”

Ci sono consulti a pagamento?
“Il consulto offerto è prevalentemente di tipo gratuito. Da sottolineare, comunque, il fatto che il 40% dei consulti specialistici a pagamento si concentra nella categoria “Dietetica”, dove la prescrizione della dieta avviene non attraverso una visita dal vivo, ma con l’invio di tutti i dati dell’utente via e-mail.”

Quali sono in media i tempi di risposta?
“I tempi di risposta sono prevalentemente medio-lunghi (15 giorni), il che evidenzia come la consulenza non venga né percepita né offerta come cura rispetto al bisogno immediato. Ciò che conta è la pubblicazione e dunque la divulgazione delle informazioni dirette a un pubblico vasto. Fanno eccezione quei casi in cui, al contrario, la tecnologia di Internet viene prescelta proprio per attuare una velocizzazione delle pratiche rispetto alla tempistica tradizionale. Esempi interessanti sono rappresentati dai chirurghi estetici che offrono un servizio di videoconsulenza e dall’équipe medica che riceve via posta elettronica (o via fax) elettrocardiogrammi di pazienti e ne effettuano la lettura. In questo ultimo caso il valore dell’urgenza è evidenziato dalla creazione di tariffe differenziate a seconda del tempo di risposta richiesto (da immediato a 48 ore). Questi sono tra i pochi casi italiani in cui si è intrapresa la strada della telemedicina.”

Come si configurano i consulti dei medici operanti in strutture ospedaliere?
“Solo il 5% dei siti ospedalieri analizzati offre un vero e proprio servizio di consulenza specialistica online; nel 30% dei casi sono stati creati e comunicati agli utenti contatti e-mail differenziati per unità operativa, offrendo così agli utenti l’opportunità di entrare in contatto con un’entità più specializzata rispetto all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp).
Nei consulti medici l’assenza di risposte fornite esclusivamente a livello privato o a pagamento indica l’intenzione dei medici di utilizzare la rete come luogo di diffusione della conoscenza e dell’informazione medica a beneficio di tutti.
Il Forum viene utilizzato secondo tre casistiche: come luogo di incontro tra utenti finali, come luogo di confronto e incontro tra utenti e medici, e infine come strumento attraverso cui il medico risponde alle singole domande poste dagli utenti.”

TABELLE
Numero e tipologia dei siti:

Specialistici 80
Polispecialistici 28
Portali 3
Media 2

Ospedali 8

TOTALE 121

Tipologia dei siti specialistici
Medicina Alternativa 15%
Dietetica 7%
Chirurgia 6%
Pediatria/Neonatologia 6%
Dermatologia 4%
Ginecologia/Andrologia 3%
Oculistica 3%
Cardiologia 2%
Psicologia e Psichiatria 3%
Sessuologia 2%
Pneumologia 2%
Neurologia 2%
Chirurgia vascolare 2%
Altro 8%

A cura di Francesca Blasi

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