Stai leggendo L’importante ruolo dei macrofagi

Magazine

L’importante ruolo dei macrofagi

13/10/2005

Il 13 ottobre in Humanitas si è svolto un seminario da titolo “The significance and chronicity of inflammation”. Relatore dell’incontro, rivolto agli specialisti del settore, il dott. John A. Hamilton, responsabile dell’Arthritis and Inflammation Research Centre del Royal Melbourne Hospital, in Australia.
“John Hamilton – spiega il coordinatore dell’incontro, il prof. Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas – si è sempre dedicato alla ricerca pre-clinica, e fa parte di una scuola, quella australiana, molto gloriosa, che ha svolto importantissime ricerche sui fattori di crescita del midollo osseo, ossia quelli che fanno produrre le cellule del sangue. Questo lavoro pionieristico si è tradotto in benefici concreti per i pazienti: la scoperta dei fattori di crescita emopioetici ha permesso infatti di farli entrare nell’uso clinico. Oggi, ad esempio, il G-CSF e il GM-CSF vengono utilizzati nei pazienti affetti da tumore per stimolare il midollo, e l’eritropoietina nei pazienti affetti da anemia data dall’insufficiente produzione di questa sostanza. Capostipite di questa scuola è Don Metcalf, candidato al premio Nobel. John Hamilton, in particolare, si è occupato del fattore di crescita CSF-1, importante per lo sviluppo e la differenziazione di alcune cellule dell’immunità più primitiva, i macrofagi. Questi costituiscono una prima linea di difesa dell’organismo, e obbediscono ai segnali dei linfociti T. Il gruppo di ricerca guidato da John Hamilton ha dato un contributo fondamentale alla comprensione del ruolo dei macrofagi in alcune patologie, in particolare l’artrite reumatoide, le malattie infiammatorie intestinali e la COPD, malattia respiratoria cronica estremamente grave che colpisce i fumatori”.
Nel corso del seminario tenuto in Humanitas, il dott. Hamilton ha illustrato il ruolo centrale dei macrofagi nell’orchestrare e sostenere le infiammazioni croniche alla base di malattie degenerative (autoimmuni, aterosclerosi…). “E’ forte – conclude il prof. Mantovani – la speranza che, come già accaduto in passato con la scoperta di altri fattori di crescita, queste ricerche possano portare allo sviluppo di terapie innovative”.
Questo appuntamento si inserisce nella serie di conferenze internazionali su temi di ricerca clinica e di base organizzati dal Laboratorio di Ricerca in Immunologia e Infiammazione di Humanitas, che da settembre si tengono in Istituto con cadenza mensile.

Di Monica Florianello

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita