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Gasparini: aritmie cardiache sotto controllo

06/11/2001

Quali sono i problemi cardiaci più diffusi?
“La fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco, queste sono attualmente le due problematiche cardiologiche più diffuse. La fibrillazione atriale è una malattia che colpisce il 10 per cento delle popolazione oltre i 65 anni. La diffusione dello scompenso cardiaco è invece una diretta conseguenza dei progressi nella cura dell’infarto, che permettono di salvare un numero sempre crescente di pazienti, nei quali si manifesta tuttavia una tendenza alla dilatazione del cuore. Proprio nella cura di queste patologie si registrano alcune delle principali novità.”

Quali sono le tecniche più innovative per la cura delle aritmie
“La prima novità riguarda la cura della fibrillazione atriale. Utilizziamo la tecnica dell’ablazione lineare. Facciamo uso di due apparecchi innovativi, l’Endocardial Solution e il sistema Carto, che ci permettono di intervenire sia nell’atrio destro sia nell’atrio sinistro riducendo in maniera importante i tempi procedurali e di scopia.
La nostra esperienza è stata pubblicata a novembre 2000 sulla rivista dell’Associazione Americana di Elettrofisiologia. Si tratta della prima pubblicazione sull’ablazione della fibrillazione atriale effettuata in atrio destro con l’Endocardial Solution: un riconoscimento internazionale per l’elevata percentuale di guarigioni ottenute con questa tecnica innovativa (70-75 % dei pazienti). Ora con il sistema Carto potremo utilizzare lo stesso approccio anche nell’atrio sinistro, e aggredire la fibrillazione atriale persino nel cuore con una modesta cardiopatia.

“resincronizzazione cardiaca
Un’altra importante novità è rappresentata dalla stimolazione atrio-biventricolare per la cura dello scompenso cardiaco. Questa tecnica viene chiamata “resincronizzazione cardiaca“, perché attraverso l’elettrostimolazione permette di eliminare il ritardo fra le due camere ventricolari, che vengono resincronizzate migliorando l’efficienza del cuore. “Ngli ultimi 2 anni abbiamo eseguito 135 impianti di questo tipo: il numero più elevato in tutta Europa. Inoltre, abbiamo inaugurato, come secondo centro europeo, un ‘Teaching Centre di impianto biventricolare’ rivolto ai medici di tutto il continente, con interventi in diretta”.

Si parla molto in questo periodo di cardiopatie genetiche quali sono le novità a riguardo
“Collaboriamo con la Fondazione Maugeri di Pavia, in particolare con il gruppo diretto dalla professoressa Silvia Priori, che si occupa della cura di rare cardiopatie “genetiche” come la sindrome di Brugada e la sindrome di QT lungo. La sindrome di Brugada è l’arresto improvviso del cuore in seguito a fibrillazione ventricolare in persone che non presentano disturbi cardiaci. Questo improvviso arresto in genere avviene durante la notte e porta alla morte. E’ dovuto a un’alterazione genetica dei canali del sodio a livello cardiaco. A tutt’oggi, non esistono medicine in grado di controllare quest’alterazione genetica. Tuttavia, è possibile individuare con test farmacologici le persone affette da questa sindrome, e sottoporle ad impianto di defibrillatore cardiaco. Per questa patologia, in Humanitas seguiamo un quinto dei pazienti di tutta Italia. La sindrome di QT lungo, invece, determina la cosiddetta ‘morte in culla’ dei neonati. Si tratta di una sindrome dovuta ad una alterazione genetica che provoca un’instabilità elettrica e, di conseguenza, l’arresto cardiaco. In Humanitas abbiamo sviluppato una tecnica con un impianto di defibrillazione per i bambini, un’esperienza unica che è stata pubblicata a dicembre 2000 sulla rivista dell’Associazione Americana di Elettrofisiologia”.

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