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ARIEL: “Non siamo scatole vuote”

01/08/2006

Una giornata di approfondimento e confronto di esperienze rivolta alle famiglie, promossa dalla Fondazione ARIEL, Centro di orientamento per il sostegno e la cura dei bambini affetti da disabilità neuromotoria. Il corso, dal titolo “Non siamo scatole vuote”, nasce con il preciso scopo di dare parola a quell’aspetto della genitorialità che implica occuparsi della dimensione affettiva e sessuale del proprio figlio o figlia con disabilità. All’appuntamento, che si terrà presso l’Auditorium dell’Istituto Clinico Humanitas il 9 settembre 2006, saranno presenti come relatori la dr.ssa Cristina Pesci, Medico Psicoterapeuta di Bologna, e il dr. Fabio Grossi, Psicopedagogista Cultore della materia in N.P.I. (Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore).
Questa occasione può avviare la costruzione di un percorso che collega comportamenti, pensieri ed emozioni, dando parola ai temi della sessualità e della affettività lungo tutto il ciclo di vita della famiglia. L’obiettivo è riconoscere gli intrecci tra sessualità, affettività e altri aspetti della relazione di coppia e del rapporto genitori-figli, in modo da avere una maggiore disponibilità a pensare alla propria esperienza, separandola da ciò che i propri figli possono avere, desiderare, realizzare della propria.

Il Centro ARIEL
ARIEL, centro diretto dal prof. Nicola Portinaro, lavora con l’obiettivo di costituire una rete socio-sanitaria che coinvolga tutti gli specialisti e metta in relazione le principali risorse per la disabilità, in modo da poter indirizzare le famiglie verso il servizio più vicino e più adatto alle loro esigenze. La presenza di un medico all’interno della fondazione permette di fornire inoltre alle famiglie, una volta verificate le loro esigenze, l’indicazione delle strutture sanitarie specialistiche presso cui trovare una risposta alla necessità terapeutica espressa. L’obiettivo è costruire un network che coinvolga diversi specialisti sul territorio nazionale. Questo lavoro di rete non si limita all’ambito sanitario, si estende anche al settore psicologico e socio-assistenziale. L’attività di sostegno psicologico di ARIEL, svolta sia dal dott. Andrea Dondi che dalla dott.ssa Simona Arminio, si è concretizzata sia presso il centro con colloqui di consulenza e sia nei percorsi formativi per le famiglie. Tali corsi vengono tenuti presso l’Istituto Clinico Humanitas e, per agevolare le famiglie che abitano in altre province, presso le sedi dei comuni di residenza. Responsabile dell’organizzazione dei corsi è Luisa Mondorio, già responsabile operativo di ARIEL. Dal punto di vista socio-assistenziale l’assistente sociale di ARIEL, dott.ssa Valeria Romaniello fornisce informazioni su varie problematiche legate alla disabilità: le richieste delle famiglie vengono valutate e seguite da ricerche e contatti con i servizi sociali e altri enti del territorio di residenza, con lo scopo di confrontare le risorse esistenti e verificare la correttezza delle informazioni. A tale proposito, ARIEL ha stilato un Vademecum, costantemente aggiornato, per raccogliere in un’unica fonte le principali informazioni utili per chi si trova per la prima volta alle prese con difficoltà e dubbi legati alla disabilità del proprio bambino. ARIEL mantiene sempre un contatto con le famiglie, per seguirne il percorso e valutare se la richiesta presentata è stata effettivamente soddisfatta.

SEDE DEL CORSO
Fondazione Ariel – tel. 02/8224.2315
Auditorium – Istituto Clinico Humanitas – Via Manzoni, 56 – Rozzano (MI)

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Fondazione Ariel: Luisa Mondorio
Via Manzoni, 56 – Rozzano – Milano
Tel. 02/8224.2315 Fax 02 8224.2395
numero verde gratuito 800.133.431
e-mail: fondazione.ariel@humanitas.it

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