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Architettura e Tecnologie del nuovo Centro

04/06/2007

Il nuovo Centro di Ricerca e Didattica di Humanitas è strutturato in due corpi di tre piani a “L” appoggiati su una piastra polifunzionale (ad un piano) nella quale sono collocati l’ingresso, l’auditorium e la sua hall, la biblioteca, la mensa e i servizi di supporto. L’immagine architettonica gioca sul raccordo e l’incastro delle volumetrie dedicate alle diverse funzioni con particolare attenzione all’auditorium ed alla hall di ingresso, riconoscibili dalle emergenti forme dei volumi esterni dei lucernari.
L’ingresso e la hall costituiscono lo snodo dei flussi dei percorsi pubblici, del personale ospedaliero e degli studenti. Per la sua funzione di cardine spaziale, si sviluppa su dimensioni e qualità notevoli. Lo shed triangolare alto 15 metri illumina la hall dell’auditorium mentre quello cilindrico di 9 metri dà luce allo spazio di ingresso. Da questo snodo i flussi si distribuiscono orizzontalmente e verticalmente.
Dal punto di vista spaziale la conformazione ad “L” divide lo spazio esterno in due: la piazza verso l’edificio principale di Humanitas, che si raggiunge con un sottopasso pedonale, e il giardino sul retro.

Gli spazi esterni
Il Centro presenta una facciata importante e mossa. Il volume vetrato, il corpo multipiano, l’ingresso principale e il volume della hall si succedono secondo uno skyline mosso e variato. Lo separa dalla strada uno spazio pensato come una piazza pedonale con percorsi dalla quale il traffico privato è escluso. L’intera piazza è pavimentata in pietra Grolla di Vicenza. L’illuminazione è tenuta a livelli contenuti privilegiando i percorsi pedonali.

Gli spazi interni
Le differenti funzioni sono scandite da impatti volumetrici e spaziali interni differenziati. Dalla orizzontalità dell’ingresso si passa alla verticalità in vetro della hall e poi alla grande scatola lignea dell’auditorium. I materiali scelti sono il legno e la pietra Grolla di Vicenza.
Parte della hall e l’intero auditorium sono pavimentati in parquet di rovere chiaro e scuro. In particolare l’auditorium è totalmente rivestito in boiserie acustica in legno di betulla; lo spazio da 440 posti è divisibile in tre sale di dimensioni differenti e totalmente autonome. Un ampio corridoio vetrato svolge la funzione di foyer insieme alla hall con il grande lucernario shed vetrato.
La biblioteca (nella foto), da circa 80 posti interamente cablati, è divisa in uno spazio per lo studio, uno spazio di relazione più aperto e un’area Internet. È pavimentata interamente in parquet di rovere chiaro e affaccia sull’area più tranquilla verso il giardino.

Colori, materiali e luci
I pavimenti sono in linoleum di colore beige, rosso mattone, marrone e blu, giocati con inserti geometrici a righe e riquadri nei corridoi. Per le pareti, i colori sono forti ma modificabili nel tempo: giallo, arancio, rosso mattone, azzurro e grigio.
Il progetto illuminotecnico privilegia l’uso di luce indiretta o diffusa specialmente nei grandi ambienti a funzione pubblica e sempre con sorgenti a basso consumo.

Gli arredi
Gli uffici dell’area ricerca sono realizzati con pareti mobili vetrate e pannellature in laminato simil-betulla con armadiature integrate nelle pareti. L’effetto cercato è quello della massima trasparenza e luminosità dell’ambiente, pur mantenendo spazi individuali di lavoro separati e acusticamente isolati. Gli arredi fissi sono in laminato simil-betulla o bianchi con sedute grigio scuro, rosse o in legno. I colori delle sedute definiscono l’uso diverso delle aree funzionali: rosse in biblioteca, legno nelle aule, grigio scuro negli uffici.

L’impianto a rigenerazione
Il Centro di Ricerca e Didattica è dotato di un sistema per la produzione combinata di energia elettrica, acqua calda ed acqua refrigerata (trigenerazione).
L’unità di trigenerazione è costituita essenzialmente da un generatore elettrico di corrente alternata mosso da un motore a ciclo Otto, alimentato a metano. Dal motore viene recuperato gran parte del calore di combustione del metano (raffreddamento del motore e dei fumi) per alimentare con acqua calda un’unità frigorifera ad assorbimento a bromuro di litio.
In questo modo è possibile, oltre a produrre energia elettrica per le necessità operative, avere a disposizione sia acqua calda che acqua refrigerata, per la richiesta di energia termica e frigorifera di tutte le aree del complesso.

La rete
Le rete dati ed i relativi servizi del Centro di Ricerca e Didattica sono stati disegnati per rendere l’accesso alle informazioni veloce, mobile e continuo con alti livelli di affidabilità e sicurezza. In particolare, i componenti che garantiscono a ricercatori, alunni e docenti di operare al meglio sono:

– una rete di trasporto dati interna ad alta velocità capace di soddisfare le esigenze di spostamento di grandi moli di informazioni;
– una copertura di rete dati senza fili (Wi-Fi) nelle aree Ricerca, Didattica e biblioteca per garantire la totale mobilità;
– una linea dedicata ad alte prestazioni per l’accesso diretto verso e dalla Rete della Ricerca Italiana e Internazionale (GARR) ed Internet.

Ricerca e Didattica potranno operare sulla rete con alti gradi di flessibilità senza influire sulla sicurezza delle aree clinica ed amministrativa.
In tutta l’area, incluso l’auditorium sarà presente un sistema di accesso Wi-Fi e su rete LAN per gli ospiti con rilascio di ticket a tempo. Infine, è presente una sala CED dove si potranno ospitare ulteriori nuovi servizi interni: dai grandi sistemi di calcolo ai grandi dispositivi di memorizzazione delle informazioni. A supporto di questa tecnologia sono state installate 70 Km di fibra ottica in tutto il Centro e verso l’edificio principale.

A cura della Redazione

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