Mettere in circolo la speranza in Bolivia

Humanitas Gavazzeni e “Progetto Missione”: un connubio reso possibile da Cesar Guzman, 49enne perfusionista (ovvero colui che si occupa di circolazione extra-corporea negli interventi di cardiochirurgia) dal 1981. Sposato con Maria Crevena, infermiera di sala operatoria, non si è mai dimenticato della situazione di estrema povertà e disagio della sua terra di origine, la Bolivia.
Progetto Missione” è un’associazione ONLUS che sostiene un orfanotrofio di 500 bambini ed un ospedale ad Anzaldo, piccolo centro di contadini nel distretto di Cochabamba, e che inoltre gestisce una serie di adozioni a distanza.
Il dottor Guzman si occupa instancabilmente dell’iniziativa, procurando materiale utile all’ospedale grazie al supporto di alcuni gruppi di volontari e all’aiuto di enti, associazioni e istituzioni bergamasche. Anche i medici e gli infermieri di Humanitas Gavazzeni si sono mostrati sensibili a questo tema, ed hanno aderito in vari modi al progetto. Inoltre Humanitas Gavazzeni ha contribuito con la donazione di strumenti chirurgici inviati all’ospedale pediatrico.

Da sogno a realtà
Stare vicino ai campesitos boliviani cercando di limitare, nel possibile, ulteriori sofferenze in particolare ai bambini: è questa la motivazione che, fin dagli anni 70, ha spinto il dottor Cesar Guzman a prendere a cuore la situazione di Anzaldo. Decisivo l’incontro con Pietro Gamba, un giovane medico rimasto molto colpito, durante i due anni trascorsi in Bolivia per il servizio civile, dalla grave situazione di povertà delle comunità contadine, dove tanti bambini ancora oggi muoiono per epidemie di morbillo e per mancanza di vaccini. Sostenuti dal Gruppo Missionario di Stezzano, molto attivo e sensibile ai problemi del terzo Mondo, Guzman e Gamba hanno messo a punto un progetto per la costruzione di un ospedale ad Anzaldo. Grazie agli aiuti economici raccolti attraverso una campagna di sensibilizzazione è stata costruita una piccola struttura sanitaria, e per sopperire alla mancanza di attrezzature, farmaci e personale da Stezzano partono con regolarità alcuni container con materiale sanitario.
Anni di lavoro e impegno hanno trasformato il progetto dell’ospedale da sogno a realtà. Guzman, ogni volta che riesce, si reca sul luogo per portare il proprio aiuto. “Nel 2000 – ricorda – sono tornato per qualche giorno in Bolivia con la mia famiglia e in quell’occasione ho assistito all’intervento di due pazienti insieme con Gamba ad Anzaldo: un uomo per una frattura ed una signora per un infiammazione intestinale grave e molto diffusa tra la popolazione locale”.
Oggi, da consultorio medico la struttura è divenuta un piccolo e accogliente ospedale rurale (www.xterx.net/pietrogamba): si fanno diagnosi, si opera ed esiste persino un laboratorio di analisi.

Di Francesca Pesenti

Redazione Humanitas Salute: