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Virus dei polli: facciamo un po’ di chiarezza

28/10/2005

Da più di un mese i mass media hanno dato vita ad una campagna estremamente allarmistica sul tema dell’influenza aviaria, suscitando preoccupazione tra i cittadini. In realtà, è bene ricordarlo, allo stato attuale non esiste alcun rischio concreto che si verifichi la tanto citata “pandemia influenzale”, cioè una epidemia su scala mondiale. Tale pericolo è, al momento, solo ipotetico.
Regione Lombardia, oltre a predisporre in collaborazione con le ASL del territorio tutte le misure preventive del caso, ha elaborato strumenti di comunicazione (una locandina ed un opuscolo) per informare in modo corretto e scientificamente fondato i cittadini, così da renderli consapevoli della reale situazione e contrastare la diffusione di allarmismo ingiustificato.

Di seguito il contenuto dell’opuscolo, scaricabile anche in formato PDF

1. L’influenza umana è diversa dall’influenza aviaria
L’influenza umana è una malattia causata da virus, che provoca febbre, malessere generale, debolezza, raffreddore e tosse. Esiste anche l’influenza aviaria che colpisce i volatili e che non deve al momento destare particolari preoccupazioni perché: la malattia si trasmette all’uomo solo attraverso contatti diretti e prolungati con animali malati e con i loro prodotti organici (feci, sangue, piumaggio ecc.) le poche persone contagiate dal virus non lo hanno trasmesso ad altre persone il passaggio del virus da uomo a uomo non è stato dimostrato mangiare carne di pollo, tacchino, anatra ecc. non provoca rischi.

2. I virus influenzali
In natura esistono numerosi tipi e ceppi di virus influenzali: ognuno di essi colpisce esclusivamente particolari specie animali. Quelli che infettano l’uomo sono responsabili dell’influenza stagionale, mentre quelli che colpiscono i volatili (uccelli selvatici e pollame d’allevamento) provocano l’influenza aviaria. Quest’ultima è presente da alcuni anni anche nella nostra Regione, dove ha provocato tre epidemie tra gli animali (con virus differenti dal virus H5N1, quello attualmente presente nei Paesi del Sud-Est Asiatico), senza mai comportare danni alla salute degli allevatori e dell’uomo in generale. Tutti i virus influenzali, umani e animali, presentano una notevole variabilità: uno stesso ceppo subisce frequenti modificazioni del proprio patrimonio genetico, cosicché è come se si generassero nuovi tipi di virus. Ecco perché, nel caso dell’influenza umana, ogni autunno dobbiamo rivaccinarci, con preparati che vengono adeguati ai ceppi in circolazione, anche se le modifiche subite dai virus influenzali negli ultimi decenni sono state limitate e una minima protezione si è dunque mantenuta di anno in anno.

3. Una remota possibilità
Una evenienza che potrebbe verificarsi – ma al momento è solo un’ipotesi – è una variazione genetica notevole nei virus dell’influenza umana o che un virus dell’influenza aviaria si adatti anche all’uomo, acquisendo poi la capacità di diffondersi da persona a persona. In entrambi i casi l’intera popolazione mondiale, venendo a contatto con virus nuovi, si troverebbe senza nessuna difesa immunitaria e, dunque, si avrebbe una vera e propria pandemia influenzale (epidemia su scala mondiale). Si tratta naturalmente di scenari ipotetici e non si può prevedere se e quando si presenteranno.

4. Come possiamo proteggerci

A. INFLUENZA UMANA
I virus influenzali umani si diffondono prevalentemente per via aerea. La trasmissione, dunque, si può verificare facilmente, da persona a persona, anche quando la malattia è ancora in fase di incubazione. Alcune regole sono utili a limitare le possibilità di contagio e vanno applicate regolarmente, perlomeno nel periodo autunnale e invernale.
I comportamenti
Evitare i contatti ravvicinati bocca-bocca: nei luoghi affollati mantenere la bocca chiusa se si è di fronte a un’altra persona.
Non frequentare luoghi sovraffollati: è bene ridurre le occasioni di contatto stretto se non vi è assoluta necessità (ad esempio, gli anziani potrebbero evitare di uscire o utilizzare mezzi pubblici nelle ore di punta).
Lavarsi spesso le mani: è una fondamentale misura di prevenzione, utile per tutte le malattie infettive, non solo per l’influenza stagionale.

La vaccinazione solo per l’influenza stagionale
La misura più efficace per la prevenzione dell’influenza stagionale è la vaccinazione, soprattutto per anziani e malati cronici, nei quali la malattia potrebbe provocare gravi complicanze. Le ASL, anche attraverso i medici di fiducia, offrono gratuitamente la vaccinazione ad anziani, malati cronici e operatori sanitari. I cittadini che in ogni caso vogliono proteggersi possono ricevere il vaccino compartecipando alla spesa.

B. INFLUENZA AVIARIA
Non sono necessarie misure specifiche contro l’influenza aviaria, poiché, attualmente, si tratta di un virus che non è in grado di diffondersi da uomo a uomo.

I controlli negli allevamenti
Sono invece importanti le misure igieniche negli allevamenti, per limitare le epidemie tra gli animali o mantenerle sotto controllo. Per questo i Servizi Veterinari delle ASL da tempo sorvegliano gli allevamenti per evidenziare precocemente gli animali malati e, in caso di insorgenza della malattia, disporre l’abbattimento e la distruzione dei capi infetti.

Le misure possibili
Attualmente non esiste un vaccino che protegga l’uomo. Il vaccino antinfluenzale in uso non protegge contro l’influenza aviaria (il virus ha caratteristiche differenti) né proteggerebbe nell’eventualità di una pandemia influenzale. La produzione del vaccino – una volta identificato il virus – richiederà del tempo, prima del quale saranno ancora le misure comportamentali a essere utili. Nel frattempo, per i soggetti che si dovessero ammalare e che, per le loro condizioni, rischierebbero gravi complicanze, sono a disposizione farmaci antivirali da utilizzare per ridurre gli effetti della malattia. In ogni caso, allo stato attuale non esiste un immediato pericolo di diffusione da uomo a uomo dell’influenza aviaria presente nel Sud-Est Asiatico.

Per approfondimenti:
Più informati, meno influenzati, l’opuscolo informativo della Regione Lombardia
sito Internet: www.sanita.regione.lombardia.it

Per informazioni:
Call Center Sanità: 840.000.006 (da telefono fisso)

Gli articoli già pubblicati nel dossier “Speciale Aviaria”:
Influenza aviaria: allarmismo o pericolo reale?
Virus dei polli, possiamo davvero stare tranquilli?
Influenza dei polli: attenzione ma non allarmismo

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