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Poletti: testa e collo, con la videoendoscopia i tumori si studiano meglio

24/10/2005

L’evoluzione delle tecniche informatiche e di imaging e la loro applicazione in campo medico ha favorito negli ultimi anni la diffusione della diagnostica ambulatoriale, sia endoscopica sia radiologica, per lo screening sistematico della patologia infiammatoria e neoplastica delle alte vie aeree.
“L’utilizzo della video endoscopia nell’attività ambulatoriale quotidiana – spiega il dottor Arturo Poletti, responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Humanitas – ha sostituito la tradizionale immagine del medico otoiatra con luce frontale, permettendo una visione chiara e a 360° delle strutture anatomiche interne delle alte vie aeree. Inoltre l’evoluzione delle tecniche informatiche, che permettono di ottenere ed archiviare immagini statiche e dinamiche, rende possibile un ottimale follow-up del paziente”.

L’endoscopia delle alte vie aeree
In Humanitas, l’endoscopia delle alte vie aeree viene eseguita durante ogni visita ambulatoriale specialistica ORL. “Non è necessaria alcuna sedazione – prosegue il dott. Poletti – e solo in casi selezionati l’aiuto di un comune anestetico spray favorisce lo svolgimento dell’esame inibendo la sensibilità dei recettori nervosi rino-faringo-laringei. L’esame endoscopico può essere eseguito o con fibra ottica rigida del diametro di 2,7 mm o con fibra flessibile. La scelta dello strumento rigido o flessibile dipende dal distretto da esaminare e dal paziente. I bimbi, ad esempio, vengono visitati con strumenti flessibili”.
L’esame endoscopico permette una valutazione completa del distretto ORL, in particolare la visione delle membrane timpaniche, l’ispezione delle fosse nasali e dei crocevia anatomici che interfacciano le fosse nasali con i seni paranasali. Favorisce inoltre l’accurata valutazione della rinofaringe, che con la tradizionale rinoscopia posteriore è solo immaginabile. Rappresenta infine lo strumento ideale per lo screening e la diagnosi precoce della patologia neoplastica laringea: consente infatti un esame obiettivo delle componenti anatomiche della laringe e una valutazione della motilità di questo organo.

Il ruolo dell’imaging
“L’utilizzo sistematico dell’endoscopia delle alte vie aeree – conclude il dottor Poletti – ha migliorato complessivamente lo screening della patologia ORL, contribuendo alla diagnosi precoce delle malattie neoplastiche di questi distretti. Ma ciò è possibile solo grazie all’accuratezza d’immagine garantita da TC (tomografia computerizzata, per lo studio dei tessuti ossei) e RM (risonanza magnetica con gadolinio per lo studio dei tessuti molli), indispensabili supporti radiologici di completamento. Il grado di definizione raggiunto oggi da questi due esami consente di confermare le ipotesi diagnostiche e studiare nei minimi dettagli la localizzazione della malattia, la sua estensione, il coinvolgimento di strutture ad essa vicine, permettendo di programmare la migliore strategia terapeutica”.

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