Stai leggendo Beltrutti: il trattamento del dolore in Day Hospital

Magazine

Beltrutti: il trattamento del dolore in Day Hospital

01/07/2008

Con la diffusione di tecniche chirurgiche mini-invasive e la riduzione dei giorni di degenza fino ad arrivare al Day-Hospital ed alla Day Surgery, è nata l’esigenza di affrontare in una nuova ottica il trattamento del dolore acuto post-chirurgico, non solo nelle prime ore dopo l’intervento, ma anche quando il paziente, la sera stessa, torna a casa. Ne parliamo con il dott. Diego Beltrutti, specialista in Medicina del Dolore dell’Unità Operativa del Day Hospital Chirurgico diretta dalla dott.ssa Roberta Monzani.

Liberi dal dolore
“Il trattamento del dolore post-operatorio – spiega il dott. Beltrutti – riveste un ruolo centrale nella pratica medica non solo per motivi etici, ma anche per ragioni cliniche, in quanto il controllo del dolore migliora il decorso post-chirurgico. Un dolore sofferto a lungo, infatti, può causare un aumento della glicemia, situazioni di stress, problemi respiratori e difficoltà delle ferite a rimarginarsi.
In un reparto di Day-Hospital Chirurgico, dove il paziente viene dimesso la sera stessa dell’intervento, il dolore post-operatorio o peri-operatorio, come si preferisce definirlo, viene affrontato in modo ben preciso. Innanzitutto già nella fase pre-operatoria si cerca di instaurare con il paziente un rapporto di fiducia: gli vengono spiegate le fasi che attraverserà (dalla preparazione all’anestesia fino al risveglio e alle dimissioni) e come il dolore verrà controllato. Un aspetto importante riguarda le spiegazioni sulla fase che segue le dimissioni, dove sarà il paziente stesso, coadiuvato da un parente o un amico (che viene designato dall’equipe medica come accompagnatore e che si prende carico del paziente una volta a casa) a dover gestire e controllare il dolore seguendo le indicazioni dei medici”.

La scala del dolore
“Nelle ore che seguono l’intervento spetta agli infermieri il compito di interpretare l’intensità del dolore che il paziente manifesta, così da poter prontamente fare intervenire un anestesista. In Humanitas i pazienti che afferiscono al Day Hospital Chirurgico sono seguiti dagli infermieri di APS (Acute Pain Service), che utilizzano una scala numerica del dolore, uno strumento utile per la valutazione dell’intensità del dolore. La scala va da 0 (assenza di dolore) a 10 (il dolore più forte mai provato nella vita). Il dolore è considerato controllato quando è inferiore a 4.
Sulla scia di questa nuova considerazione del dolore e del diritto del paziente a non provare dolore, i parametri vitali che vengono valutati nel periodo post-operatorio non sono più 4 ma 5. Oltre a polso, pressione, temperatura e diuresi, gli infermieri ora misurano anche il dolore. A seconda dell’intensità del dolore che prova, al paziente possono essere somministrati farmaci per bocca o per via endovenosa. Stiamo studiando tecniche più complesse che utilizzano pompe elastomeriche monouso per via sottocutanea o endovenosa o perdurale, che somministrano in modo continuativo per 2-3 giorni miscele di farmaci, ma il cui utilizzo oggi è ancora limitato all’ambito ospedaliero”.

A cura di Elena Villa

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita