La resezione epatica rappresenta oggi la terapia d’elezione, e la sola speranza di cura a lungo termine, nei pazienti affetti da metastasi epatiche da tumore del colon-retto. Una patologia, questa, la cui incidenza è cresciuta molto negli ultimi anni.
“La chirurgia resettiva epatica – spiega il prof. Marco Montorsi, Direttore della Cattedra di Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Milano e responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale III di Humanitas – è attualmente un provvedimento relativamente sicuro, con mortalità operatoria intorno al 1-2% e tasso di complicazioni postoperatorie del 15-20%. Tuttavia, meno del 30% dei pazienti sono immediatamente operabili, e quindi si pone il problema di quale sia il miglior approccio terapeutico, con opinioni ancora molto diverse. Negli ultimi anni tuttavia, nuovi farmaci chemioterapici hanno permesso di ricondurre all’operabilità una buona percentuale (15-35% dei casi) di metastasi epatiche prima considerate non trattabili. Questi farmaci sono infatti in grado di controllare l’evoluzione della malattia e, nei casi migliori, di ridurne progressivamente la dimensione ed il numero. Inoltre sono oggi disponibili anche trattamenti interstiziali, quali la termoablazione con radiofrequenza, che possono essere utilmente combinati con la chirurgia per aumentare le possibilità di cura di questi pazienti.
Una strategia di cura che necessita sempre più spesso di decisioni difficili e che richiede la disponibilità di un’équipe multidisciplinare di oncologi, radiologi, chirurghi esperti in chirurgia del fegato, competenze che non sempre possono essere tutte presenti contemporaneamente nelle diverse strutture”.
OncoSurge – decision model
Per aiutare i chirurghi e gli oncologi a prendere la decisione terapeutica più efficace e appropriata, a seconda dei casi, è stato recentemente realizzato un cd-rom, ‘OncoSurge – decision model’, presentato in una conferenza stampa nell’ambito del Congresso Europeo di Oncologia tenutosi a Vienna alla fine di ottobre.
Il cd-rom è diviso in sezioni: contiene la bibliografia più aggiornata per questo trattamento, alcuni esempi di situazioni cliniche con consigli forniti da un panel di esperti (chirurghi, radiologi ed oncologi europei), e un’area nella quale ciascun medico può inserire i dati clinici e radiologici del proprio paziente, verificando in tempo reale se il programma terapeutico pensato corrisponde a quello degli esperti.
Tutto ciò è basato sul principio della appropriatezza – un metodo statistico ben consolidato – delle diverse prestazioni, bilanciandone i pro ed i contro allo stato attuale delle conoscenze.
“Si tratta – precisa il prof. Montorsi – di uno strumento informatico innovativo con un alto valore didattico, perché in grado di fornire al medico un orientamento di massima nel processo di decisione terapeutica anche se non può e non deve comunque sostituire la necessità di consultare un esperto”.
Di Monica Florianello
