Terremoto in Pakistan: migliaia le vittime

Si tratta del peggior disastro naturale nella storia del Pakistan, stato fondato nel 1947 dopo la separazione dall’India. Il terremoto di intensità pari a 7,6 gradi della scala Richter, che sabato mattina dopo le 9 ora locale (le 5.30 del mattino in Italia) ha messo in ginocchio il Pakistan, è stato il più forte in Asia del Sud da un secolo a questa parte, e ha provocato oltre 20 mila vittime e più di 60 mila feriti. Moltissimi tra questi sono bambini perché molti degli edifici crollati erano scuole popolate di studenti.
L’epicentro è stato individuato in una vallata del Kashmir pachistano ad un centinaio di chilometri a Nord Est della capitale Islamabad.
Da Islamabad ai villaggi Hymalayani, dalle montagne alle zone rurali, ovunque è distruzione. Frane e crolli bloccano le strade, rendendo ancora più difficili i soccorsi in queste ore cruciali per salvare vite umane da sotto le macerie e per curare i feriti. Mentre le risorse pakistane sono già sfruttate oltre il limite, il presidente Pervez Musharraf, che ha mobilitato tutto l’esercito nelle operazioni di soccorso, ha lanciato un appello all’assistenza internazionale: “Abbiamo bisogno di medicinali, tende, cibo, acqua, assistenza sanitaria, personale ed elicotteri per raggiungere persone in regioni lontane e tagliate fuori dal mondo”.

Alla disperata richiesta di aiuto stanno rispondendo alla spicciolata diversi Paesi. L’Unione europea offrirà 3,6 milioni di euro per aiutare la popolazione pakistana: la somma sarà destinata alle spese per l’assistenza medica. Bruxelles invierà inoltre tende e apparecchiature per la depurazione delle acque. Per quanto riguarda l’Italia, i primi aiuti sono partitit domenica sera su un C130 dell’Aeronautica Militare: si tratta di generi di assistenza alla popolazione e presidi sanitari.
Dalla Spagna sono partite unità cinofile dell’organizzazione non governativa Pompieri uniti senza frontiere, il governo australiano ha stanziato aiuti equivalenti a 314.000 euro. Mosca ha annunciato la partenza per Islamabad di un Ilyushin IL-76 con squadre di soccorso. La Croce rossa delle Filippine sta mettendo a punto un piano di aiuti umanitari e il Giappone, su richiesta specifica del Pakistan, ha inviato aiuti umanitari, personale medico e tecnico.
Ancora, la Banca Mondiale ha offerto al Pakistan 20 milioni di dollari, la Banca Asiatica per lo Sviluppo 10 milioni e la Cina 6,2 milioni, con un’equipe di sismologi, medici e soccorritori. Gli Stati Uniti, infine, hanno già stanziato 50 milioni di dollari. Washington ha anche inviato una squadra di sette esperti per la gestione delle emergenze, che dovranno coordinare e quantificare gli aiuti necessari.

Redazione Humanitas Salute: