Stai leggendo Arrivano gli OGM. Quali rischi per ambiente e salute?

Magazine

Arrivano gli OGM. Quali rischi per ambiente e salute?

03/03/2010

La Commissione europea ha autorizzato la coltura della ‘superpatata’ transgenica Amflora. E scoppia il dibattito: OGM sì o no?

Dopo dodici anni di dibattito la Commissione Europea ha autorizzato la coltura a fini industriali (come per la produzione dell’amido per la carta e i mangimi animali) della patata transgenica Amflora. Il via libera comprende anche la messa sul mercato di tre mais geneticamente modificati destinati ad essere utilizzati nell’alimentazione umana e animale.
Le maggiori perplessità riguardano il fatto che nel dna della patata vi sarebbero due geni per la resistenza a due classi di antibiotici, utilizzati per la selezione della patata OGM. Ma la Commissione Europea tranquillizza su questa decisione, basata su controlli condotti dall’Efsa, l’agenzia europea per la sicurezza degli alimenti. L’ultima parola spetterà comunque ai singoli Paesi europei che avranno la facoltà di scegliere se autorizzare o meno la coltivazione nel proprio territorio.

L’Italia ha accolto negativamente questa iniziativa. Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia è pronto ad opporsi con forza agli Ogm e non esclude il ricorso ad un referendum popolare per la difesa e la salvaguardia dell’agricoltura tradizionale.
Una dura condanna viene anche da Legambiente che vede nell’adozione di questi Ogm un attentato a tutto il made in Italy agroalimentare, oltre che un rischio anche per la salute e la sicurezza dei cittadini.

E’ davvero così? Gli OGM costituiscono un rischio per la salute? Lo abbiamo chiesto a Roberto Bollini, direttore dell’Istituto di Biologia e Biotecnologia agraria CNR, e a Paolo Vezzoni, responsabile del Laboratorio di Biotecnologie mediche – CNR in Humanitas.

Dottor Bollini, cosa pensa dell’autorizzazione europea agli OGM?
“Concordo con la decisione della Commissione europea. Gli OGM sono per noi una tecnologia innovativa per migliorare le produzioni agricole. Non solo. Ci consentono di sviluppare molecole attive per farmaci, industria e alimentazione, sia umana che animale. Nel caso specifico, la patata Amflora è stata resa possibile grazie ad una importante scoperta scientifica, relativa alla composizione dell’amido, ed è disegnata per uso industriale, non alimentare”.

Come mai questa levata di scudi? Ci sono rischi per l’ambiente?
“Al consumatore vengono prospettati soltanto gli eventuali rischi, e non i benefici. Siamo di fronte all’opportunità di fare scoperte scientifiche in grado di aprire nuovi scenari in campo agricolo, industriale e alimentare. Grazie a questa decisione, sarà possibile migliorare geneticamente i prodotti agricoli. Potremo trasferire parti di codice genetico in modo mirato e rendere più funzionale il prodotto finale per la coltivazione. Pensiamo all’opportunità di diminuire l’uso dei pesticidi. Per l’ambiente potrebbe già essere un ottimo risultato”.

E a tavola?
“Negli Stati Uniti parliamo di una scelta in uso da anni. Eppure non si sono verificati danni a persone o animali. I cibi saranno più sicuri di quelli che arrivano quotidianamente sulle nostre tavole”.

Dottor Vezzoni, ci sono rischi per la salute?
“Sia per quanto riguarda i cibi che finiranno sulle nostre tavole, sia per i farmaci sviluppati grazie alle tecnologie OGM, c’è da stare tranquilli. Le verifiche su possibili casi di tossicità sono estremamente precise, e – nel caso specifico di sviluppo dei farmaci – l’iter di sperimentazioni e controlli è severissimo. Se in qualche modo la procedura OGM risulta tossica, il prodotto (farmaco o cibo) viene bloccato”.

A cura di Angela Martino e Alessio Pecollo

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita